Data: 14/11/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Code sull'A14, dal ministro non arrivano risposte certe
PESCARA Una risposta che non soddisfa gli abruzzesi, non scioglie il nodo sulla sospensione dei pedaggi autostradali sulla A/14 e, soprattutto, non tiene conto dell'inchiesta in corso, con il sequestro preventivo emesso dal gip di Avellino. Sequestro che non consente di toccare nulla, né di fare manutenzione, nel tratto dove insistono i tre viadotti oggetto dell'indagine della magistratura, da Silvi verso nord. Il ministro dei rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha risposto ieri alle 15,30, durante il "question time" alla richiesta del deputato di Italia Viva, Camillo D'Alessandro, di sospendere le tariffe autostradali fino a quando non verranno ripristinate le normali condizioni di viabilità. D'Incà è intervenuto per conto del ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, che si è recata a Venezia insieme al premier Conte, per la situazione di emergenza dovuta al maltempo. «Le barriere bordo-ponte posizionate sulla A/14, posizionate tra Pescara e Porto Sant'Elpidio», ha dichiarato il ministro D'Incà, «sono state oggetto di sequestro da parte dell'autorità giudiziaria, nell'ambito di una più ampia attività di indagine sulla funzionalità di tali strutture. Il provvedimento di sequestro ha comportato una limitazione della sezione stradale, con inevitabili conseguenze sulla fluidità del traffico, considerando che il tratto in questione è composto da due corsie per ogni senso di marcia. Il ministro De Micheli, nell'ambito dell'attività di vigilanza sui concessionari autostradali, ha chiesto ad Autostrade per l'Italia di predisporre un programma di riqualificazione e sostituzione delle barriere autostradali, corredato da puntuale cronoprogramma delle fasi progettuali approvative ed esecutive». Quanto alla sospensione temporanea dei pedaggi sulla A/14, il ministro non ha fornito precise garanzie.«Gli uffici del ministero», ha detto, «stanno svolgendo specifici approfondimenti al fine di verificare la percorribilità della richiesta. In ogni caso, il concessionario, durante l'esecuzione dei lavori è tenuto a ridurre al minimo il disagio per l'utenza, a fornire un'informazione costante sui cantieri attivi e a rimuovere le limitazioni in occasione delle festività o di condizioni climatiche avverse». D'Alessandro, a margine del question time, ha dichiarato: «La battaglia non finisce qui. La risposta del ministro delle Infrastrutture apre alla possibilità di sospensione dell'applicazione dei pedaggi autostradali, ma non basta. Una risposta interlocutoria, dobbiamo passare ai fatti. Il ministro non tiene nel debito conto che il tema è innanzitutto il sequestro, indipendentemente dai lavori in corso. Per cui fino a quando non verrà ripristinata la normale condizione di viabilità non si può pretendere, dall'utenza, il pagamento del pedaggio autostradale come se nulla fosse, come se non ci fossero danni economici, ambientali e tempi insostenibili di percorrenza». D'Alessandro infine annuncia una «richiesta di accesso agli atti per arrivare alla certezza della sospensione e dei lavori di messa in sicurezza».
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