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Data: 08/08/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Ciclovia sull'ex tracciato della Sangritana. Ecco il progetto proposto a Regione e alla Tua

Una ciclovia di scarsi 8 km che attraversa Lanciano correndo sull'ex tracciato della ferrovia Sangritana, da decenni in disuso e che soffoca e taglia a metà la città. L'idea piace e mette persino in sintonia centrosinistra e centrodestra, senza che nessuno rivendichi medaglie politiche. L'idea progetto è stata ufficialmente proposta alla Regione e Tua Sangritana e illustrata ieri con un video, presenti l'assessore regionale all'Ambiente Territorio Nicola Campelli, e il consigliere regionale Fabrizio Montepara, entrambi Lega, quindi il sindaco di Treglio Massimiliano Berghella e l'assessore di San Vito Andrea Catenaro. Plausi giunti pure dal sindaco di Rocca San Giovanni Gianni Di Ritto, giacchè la pista si potrà estendere nei comuni limitrofi attraversati dagli ex binari, dal mare all'entroterra. La ciclovia di Lanciano, 7,2 km, va dalla zona artigianale di Villa Martelli fino a contrada Torre Marino e sarà collegata alle piste del quartiere Santa Rita e di via del Mare. Uno snodo di mobilità lenta importante, sostenuta anche da varie associazioni. Pupillo elogia e ringrazia la disponibilità del presidente di Tua, Gianfranco Giuliante e il dg Maximilian Di Pasquale per la disponibilità accordata ad incontri e discussioni. Ora tocca alla Regione finanziare l'opera inserendola nel suo piano strategico di mobilità lenta su cui c'è nel piatto 4 milioni di euro, più 10 da chiedere al Ministero. Sarà un ciclovia naturalizzata senza opere di rimozione dei binari ha precisato Pupillo. La ferrovia resta intatta. Sarà utilizzato sedime misto di montagna che potrà essere rimosso qualora sia necessario ripristinare binari. I costi andrebbero dai 50-60 mila euro a km, la metà delle strade, con larghezza della pista fino a 4 metri. E' un'operazione meritoria dopo l'esplosione del turismo di settore. Esperimento già fatto a Cremona. Peraltro si collega a pettine con la Via Verde e si inserisce in analoghi progetti come la via dei Mulini, da Ortona a Tollo, e la pista di Punta Aderci, a Vasto . Ciclovia che nasce dopo l'accantonamento dell'idea più complessa del tram-treno o metropolitana di superfice. Questo è un tema sensibile e con valore aggiunto che unisce mare - monti ha aggiunto Campitelli. La mobilità lenta e sostenibile per noi è un punto fermo, come richiesto dalla Ue anche per abbattere le emissioni di Co2. E' il momento di agire con tutte le forze, coraggio e scelte strategiche. Dobbiamo dare risposte future alle nuove generazioni e fare un salto di qualità con la buona pratica ambientale e su area vasta. L'Abruzzo conta un modello integrato e l'idea di Lanciano e validissima. Già la nostra Via Verde è un esempio unico per la sua architettura ambientale. Nel futuro immagino un collegamento San Vito Marina fino al lago di Bomba, progetto pilota e ambizioso. Lanciano è fondamentale perché baricentrica sul territorio. Bisogna anche recuperare l'ex stazione e portare avanti la sua intera riqualificazione. Per Montepara: La Regione Abruzzo deve collaborare e dare spazio alle idee che vengono dal basso, specie se innestate nel suo progetto regionale. Questa ciclovia collega Lanciano col suo territorio di cui è un punto di riferimento e non deve essere un peso, ma una opportunità di sviluppo. Altro progetto potrebbe essere un collegamento Ortona Guardiagrele. Anche il sindaco di Treglio Berghella sposa l'iniziativa e dice: Ottima idea che consente di connettere i territori e valorizzare anche i piccoli centri, che hanno ugualmente grandi ricchezze.


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