Il cantiere del terminal bus, una delle infrastrutture pubbliche fondamentali per il funzionamento della città, è all'abbandono totale: la denuncia è del gruppo della Lega al Comune di Chieti con il capogruppo Mario Colantonio e i consiglieri Fabrizio Di Stefano, Liberato Aceto ed Emma Letta. L'intervento sul terminal è fondamentale e la Lega si chiede come sia possibile vincere la "battaglia" per la permanenza del Tribunale al centro in piazza San Giustino, «salvaguardando la più grande azienda di produttività lavorativa in città, senza dare segnali concreti nell'immediato». La riqualificazione della infrastruttura di via Gran Sasso prevede la demolizione e la ricostruzione della scala mobile, il rifacimento del terminal e il potenziamento del parcheggio sottostante. «Trascorsi quasi due anni di affannosa gestione della burocrazia per la gara di appalto, la regolarità amministrativa ed il sospirato contratto di appalto il 14 novembre 2022 hanno avuto inizio gli agognati lavori aggiudicati per 3.884.757,92 euro all'Associazione temporanea di imprese Almacis, Saitem spa, Ged srl, Maspero Elevatori, con una tempistica di 357 giorni lavorativi tanto da far sorgere molti dubbi sin dall'inizio - dice il capogruppo Colantonio.Da allora di giorni ne sono trascorsi 770 e purtroppo per i cittadini di Chieti i tempi di attesa saranno ancora lunghi, considerando il totale stato di abbandono del cantiere. Si è parlato di una variante sostanziale, per evitare scavi e quindi con la realizzazione di meno parcheggi dei 100 previsti, ma a prescindere dalla variante perchè non si dà corso ai lavori che possono continuare a prescindere dal resto, come ad esempio proprio la scala mobile? - chiede Colantonio. A tutto questo si aggiunge lo stato di abbandono e degrado dell'unica strada di collegamento dal Terminal a via Asinio Herio,che quale area di cantiere è interdetta all'uso ed al passaggio anche ai residenti ed ora è diventato un ricettacolo di sporcizia e degrado. Infine una sorta di appello al sindaco Ferrara ed all'assessore Rispoli, dopo aver ricordato che all'epoca Chieti aveva beneficiato di importanti finanziamenti con il "Bando Periferie» per rilanciare la città e non farla diventare a sua volta una periferia della Val Pescara: «Nei prossimi mesi, soprattutto per la sopravvivenza della città, mettete animo e carattere per accelerare questo cantiere che è la base per tutto il resto del "libro dei sogni" delle opere pubbliche che avete legittimamente annunciato».