Data: 20/10/2019
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB |
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Centrodestra: 2mila abruzzesi in piazza, D'Eramo, «Grande giornata di democrazia»
L'AQUILA - "Una giornata importante per la democrazia e la libertà, una manifestazione che si è svolta in un clima di serenità che, normalmente, non siamo abituati a vedere quando in piazza scende la sinistra". Così, intervistato da Abruzzoweb, il deputato aquilano Luigi D'Eramo, segretario regionale della Lega, traccia un bilancio sulla manifestazione promossa a Roma dal centrodestra e in particolare da Lega insieme a Fratelli d'Italia e Forza Italia, con i leader Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. In duecentomila sono partiti da tutta Italia, hanno raggiunto piazza San Giovanni al grido di "Orgoglio italiano": secondo l'organizzazione, i manifestanti sono arrivati con oltre 500 pullman e otto treni speciali. Folta delegazione anche dall'Abruzzo, circa 2mila militanti abruzzesi partiti con 26 autobus e 200 auto. Presenti gli amministratori locali di centrodestra e la Giunta regionale al completo con in testa il presidente Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia. Ed è stato proprio Marsilio ad innescare le polemiche quando, dal palco di piazza San Giovanni, rivolgendosi ai militanti, ha detto: "Sono qui con migliaia di abruzzesi e centinaia di migliaia di italiani, da nord a sud, orgogliosi con le loro bandiere, di partito e di Regione. Raccogliamo l'invito di Salvini, perchè dobbiamo lavorare assieme. E' l'unica speranza che abbiamo di vincere. Per questo dobbiamo poter eleggere direttamente il presidente della Repubblica. Se fosse stato così non avremmo avuto Scalfaro, Napolitano, Mattarella". Una frase che ha fatto parecchio rumore e che ha fatto scattare l'indignazione del Pd abruzzese. Non si è fatta attendere la reazione del segretario regionale del Pd Michele Fina: "Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio si scuserà, ne sono certo, dell’infelicissima frase che ha appena pronunciato dal palco di Piazza San Giovanni: 'Se avesse votato il popolo italiano non avremmo avuto Mattarella alla Presidenza della Repubblica'. La piazza può provocare toni comizieschi, ma chi riveste un importante ruolo istituzionale. Ha il dovere, nel dire quello che pensa, di pensare sempre a quello che dice". Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo del Pd al Consiglio regionale, ex assessore alla Sanità, Silvio Paolucci: "Le affermazioni di Marsilio su Mattarella sono un grave scivolone istituzionale e dimostrano ancora una volta che è un amministratore assente, che non ha chiara la differenza che passa tra l'essere presidente della Regione Abruzzo e il componente della segreteria del partito della Meloni". Secondo D'Eramo, "Marsilio è stato frainteso, non credo fosse sua intenzione offendere il presidente della Repubblica. Il pd ha alzato un polverone per nulla". "Mi preme sottolineare l'importanza di questa manifestazione che ha portato in piazza intere famiglie con al seguito tanti bambini e tanti giovani. Abbiamo visto gente che protestava contro un Governo frutto degli inciuci di palazzo. Noi ci godiamo questo grande momento di partecipazione e democrazia, agli altri lasciamo le sterili polemiche". |
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