Data: 31/05/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Centro turistico, scontro sulla gestione I sindacati accusano Pignatelli: «Acquista fiori ma paga in ritardo gli stipendi. E c'è il problema dei contributi previdenziali»
L'AQUILA «Pignatelli acquista fiori ma non paga i dipendenti». I sindacati attaccano l'amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso Dino Pignatelli, in particolare riguardo alla gestione del personale e al ritardo con cui vengono erogate le mensilità. Sotto accusa anche la decisione di non far ricorso alla cassa integrazione durante l'emergenza sanitaria del Covid 19 e la «farraginosa situazione» dei contributi previdenziali. «Oramai l'amministratore unico del Ctgs», affermano i segretari provinciali di Fil-Cgil, Uiltrasporti e Ugl, «non ci stupisce più di nulla, o quasi. Ripartendo dal principio per una valutazione sommaria dei "grandi" risultati ottenuti, nella sua gestione ha incamerato una serie di scivoloni da far arrossire anche i più bravi pattinatori sul ghiaccio».I sindacati partono dai contributi previdenziali: «Una situazione», sottolineano, «che sembra ormai una trama da film dell'orrore. Infatti è da tempo, nonostante le molteplici sollecitazioni, che tale scempio deve essere regolarizzato per permettere al personale di poter procedere alla richiesta di pensionamento. A margine di una quinta commissione comunale, vi era stato l'impegno, da parte dell'azienda, di provvedere celermente alla risoluzione di tale problematica, anche alla presenza della dirigente Ida Coluzzi e dell'assessore Fausta Bergamotto. Impegno ad oggi totalmente disatteso». C'è poi, secondo le organizzazioni sindacali, la questione del «costante ritardo nell'erogazione delle retribuzioni e il contestato distacco dei lavoratori, senza atti formali, insieme al dimenticato rientro del debito. E potremmo proseguire oltre».Nel frattempo, il Gran Sasso da alcuni giorni è imbiancato di neve e secondo i sindacati Pignatelli avrebbe acquistato fiori da impiantare, invece di pagare gli stipendi: «Arriviamo», continuano i segretari di Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl, «ai nostri complicatissimi giorni. L'amministratore del Centro turistico autonomamente decide di interrompere il trasporto pubblico affidato alla funivia del Gran Sasso, di affrontare l'emergenza senza l'attivazione dell'ammortizzatore sociale, tra l'altro danneggiando il personale stagionale, e contemporaneamente di chiedere ugualmente il ristoro dei chilometri non percorsi. E sì, proprio così».«Nel frattempo», aggiungono i segretari di Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl, «l'amministratore Pignatelli acquista fiori da impiantare mentre sul Gran Sasso imperversa una abituale nevicata primaverile e non paga lo stipendio ai suoi collaboratori. Quando la proprietà, ovvero il Comune, deciderà di restituire all'azienda la guida che merita? Lo chiediamo noi», concludono le organizzazioni sindacali, «se lo aspettano i dipendenti. Non chiedono altro che essere guidati da chi ha un minimo di contezza sulla gestione di un'azienda come il Centro turistico».
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