Data: 01/11/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Caro pedaggi, la rabbia dei sindaci Salvini nel mirino: «Solo silenzi» Lettera degli amministratori al ministro: meritiamo rispetto, non questo grave sgarbo istituzionale
Confermata la manifestazione del 7 novembre a Roma per ottenere la convocazione di un incontro
CARSOLI Un anno di attesa. Decine di solleciti, lettere e incontri interlocutori. Centoventi sindaci e amministratori che aspettano delle risposte. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, continua a rinviare il confronto sul caro pedaggi e sulla sicurezza di A24 e A25 e i membri del comitato non vogliono più aspettare.IL CONFRONTOIl tavolo, dopo numerosi rinvii, doveva essere convocato a primavera. La discussione doveva essere incentrata su caro pedaggi, con la possibilità di annullare gli ultimi rincari, e interventi mirati per garantire la sicurezza delle due arterie autostradali. Oltre al ministro Salvini e ai membri del comitato coordinato da Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, dovevano esserci i vertici dell'Anas, il commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Corrado Gisonni, e quello per l'adeguamento sismico e la sicurezza delle autostrade A24 e A25, Marco Corsini. A distanza di sei mesi dell'atteso incontro ancora non si sa nulla.
SGARBO ISTITUZIONALE Il silenzio che ormai da tempo è protagonista del''annosa vicenda ha stancato i sindaci e gli amministratori membri del comitato. Per questo in una lettera indirizzata proprio a Salvini hanno espresso tutto il loro sdegno. «Dinanzi all'assordante silenzio e al grave sgarbo istituzionale che il Ministero da lei rappresentato continua a riservarci, ci troviamo costretti a sollecitare nuovamente la convocazione del tavolo istituzionale per fare un aggiornamento sulla questione A24/A25 - tariffe e sicurezza - e avere un concreto riscontro alle istanze già formulate», hanno spiegato gli amministratori nella nota. «Questo modo di operare non viene condiviso dai sottoscrittori che, al contrario, sono chiamati tutti i giorni a dare risposte concrete ai numerosi problemi che i propri territori sono costretti ad affrontare. Oggi più che mai, la convocazione del tavolo assume un'importanza fondamentale essendo necessaria la condivisione delle scelte relative al futuro di un tratto autostradale di vitale importanza per i territori rappresentati: il 31 dicembre è alle porte e non verranno accettate scelte calate dall'alto dettate da logiche contrarie agli interessi dei cittadini di Lazio e Abruzzo».
LA MANIFESTAZIONE Il silenzio del ministro Salvini ha spinto i sindaci e gli amministratori a tornare di nuovo in piazza. Come annunciato qualche giorno fa, martedì 7 novembre saranno davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ribadire la necessità di convocare quanto prima questo vertice che possa far chiarezza su diversi punti ancora oggi rimasti in sospeso. «Stanchi dell'indifferenza mostrata alle istanze depositate, annunciamo un presidio al piazzale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella mattinata del 7 novembre», hanno concluso, «meritiamo rispetto e siamo determinati più che mai a far sentire la nostra voce a difesa dei nostri territori. Non siamo più disposti ad accettare false promesse e continue perdite di tempo. Investire sulle nostre autostrade per investire sui nostri territori».
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