Un taglio delle corse meno produttive; un appello alla Regione Abruzzo per l'ottenimento di ristori così come li ha chiesti la marineria. Ma prima di tutto una promessa importante: «Il costo del biglietto non sarà aumentato». Così Gianfranco Giuliante, presidente di Tua, mette in ordine le istanze da presentare alla Regione. L'azienda regionale di trasporti, come le altre del settore, soffre in misura drammatica l'impennata del costo del carburante a causa della guerra in Ucraina e c'è da correre ai ripari, per quanto possibile. Il rischio, che nessuno vuol prendere in considerazione ma che pure esiste, è di un possibile taglio del personale o di un congelamento con rinvio dei bandi di concorso che l'azienda ha annunciato. Ipotesi, questa, poco probabile in considerazione della forte carenza di personale più volte riferita dagli stessi vertici aziendali. Ma tant'è: le condizioni mutano (in peggio) di giorno in giorno e Tua studia le contromosse.
CONTROMOSSE «Alla Regione chiederemo attenzione per una valutazione dei costi e del surplus per trovare insieme una soluzione di reciproca soddisfazione» ha dichiarato il presidente Giuliante. Le forniture di carburante non sono in discussione sia perché Tua ha un proprio impianto all'interno della struttura, sia perché l'azienda stessa ha sottoscritto contratti a prezzi assai più contenuti rispetto a quelli che un normale automobilista trova alle pompe. Ma qualche problema si pone comunque, conferma il presidente: «I prezzi sono fissati dal bando, tuttavia anche la nostra azienda si ritrova a fare i conti con il caro-approvvigionamenti ricevendo rifornimenti centellinati a causa di provvedimenti stabiliti a livello governativo».
Cè poi una sorpresa amara che mai Giuliante, confessa, si sarebbe aspettato: «Siamo andati incontro a una rivoluzione green, abbiamo inseguito la svolta ecologica lasciando gradualmente i mezzi a gasolio per passare a una flotta a metano, e ci ritroviamo oggi con il metano che costa più del gasolio».
LA BEFFA Un'altra beffa, a quanto pare, arriva però dalla stessa Regione che, documenti alla mano, ha stornato 1 milione e 700mila euro dalle risorse per il trasporto pubblico destinando questa cifra al rifacimento di arterie stradali nel Chietino.
Il presidente Giuliante si prepara dunque ad intavolare una importante trattativa con la Regione, azionista di riferimento, ed è pronto a studiare con i suoi stretti collaboratori un piano di contenimento dei costi fondato su tagli di spesa e riorganizzazione dei servizi: «Prevediamo di razionalizzare le corse tagliando quelle a vuoto e limitando spostamenti di mezzi da e verso il deposito. Poi cercheremo altri accordi per poter continuare a lavorare». In chiusura, la promessa: «Escludo aumenti del costo del biglietto» assicura Giuliante, non senza sottolineare le enormi difficoltà fin qui affrontate con l'emergenza Covid, situazione che ha determinato un allentamento sui controlli a bordo e quindi un incremento di viaggiatori senza biglietto.