Con l'entrata in vigore del Super green pass, a partire dal 6 dicembre anche per poter usufruire del trasporto pubblico locale occorrerà essere vaccinati o aver eseguito un tampone nelle 48 o 72 ore precedenti a seconda della tipologia (antigenico o molecolare). Pena sanzioni pecuniarie fino a 1000 euro. La misura comporterà ripercussioni rilevanti sulle aree urbane, andando a coinvolgere migliaia di pendolari tra studenti, lavoratori e semplici fruitori. Il diktat del Governo, recepito da prefettura e comitato ordine pubblico, è intensificare i controlli a bordo, finora affidati al personale viaggiante, al fine di contenere la recrudescenza di contagi in atto e scongiurare nuove chiusure durante le festività. Disposizioni che sono state recepite a livello locale nel corso della riunione tenuta in Prefettura martedì mattina, in cui si è prospettato l'impiego delle forze dell'ordine. Resta da capire con quale ruolo, se mini pattuglie effettueranno check a campione sui mezzi o se, come sembra più probabile, si posizioneranno alle fermate degli autobus e alle stazioni con funzioni di supporto ai controllori, riservandosi di intervenire in caso di necessità.
Al momento istituzioni e società di trasporto (Tua e Trenitalia) stanno dialogando sul da farsi, ma i sindacati, esclusi dal confronto, fanno sentire la propria voce. Sostengono che la verifica della certificazione verde deve essere appannaggio di carabinieri e agenti della municipale: «Siamo molto preoccupati afferma il segretario regionale della Filt-Cgil Franco Rolandi -. Rispetto alle tratte a lunga percorrenza, dove tutto sommato si può procedere al controllo del green pass ai capolinea, in quelle urbane ed interurbane le salite a bordo si verificano praticamente ad ogni fermata. È quindi inimmaginabile che il compito spetti all'autista, già tenuto a verificare tra mille difficoltà il rispetto dell'80% della capienza. Ed è da escludere categoricamente anche che venga demandato al personale addetto alla controlleria, perché l'organico è insufficiente».
Tua avrebbe manifestato la disponibilità ad assumere steward esterni, una soluzione tuttavia già ventilata ad inizio anno scolastico ma mai adottata, sottolinea Rolandi: «Per questo ci appelliamo alla Prefettura affinché venga disposto un intervento straordinario delle forze dell'ordine. E auspichiamo che nei prossimi confronti istituzionali vengano ammesse anche le parti sociali, al fine di ascoltare il parere di chi vive quotidianamente e da vicino questi problemi». Anche i più banali, come esigere il rispetto dell'utilizzo della mascherina da parte di chi la pensa diversamente e può avere reazioni sconsiderate. «La divisa di un pubblico ufficiale può funzionare da deterrente». A livello ferroviario, prosegue il segretario Filt-Cgil, le criticità sembrano minori, «dato che diverse stazioni, come quella di Pescara, si sono dotate da tempo all'ingresso di addetti alla verifica di temperatura e certificazione verde». Occorre semmai l'estensione su più larga scala. Rolandi infine sollecita una maggiore attenzione negli scali aerei, specie nei confronti dei passeggeri provenienti da quei Paesi dove il virus sta circolando con maggiore aggressività.