PESCARA Il capolinea della linea 21 viene arretrato nell'area di risulta della stazione, mentre la linea 10, che attualmente copre essenzialmente la zona dello Stadio, viene prolungata fino a Zanni: dalla Stazione verrà instradata su via Silvio Pellico, viale Muzi, viale Regina Margherita e viale Kennedy. Sono alcune delle novità del servizio del trasporto pubblico urbano che entreranno in vigore, per il periodo estivo, a partire da lunedì prossimo. Con il successivo orario invernale, la tratta dovrebbe essere poi presa in carico dal 2/.Nell'ambito di questo riassetto è stata inoltre soddisfatta una delle richieste di tanti cittadini di viale Kennedy, che da decenni lamentavano i disagi conseguenti la sosta dei mezzi con il motore acceso. La decisione è scaturita dopo un confronto tra l'assessorato comunale alla Mobilità e la Tua, l'azienda regionale che gestisce il trasporto urbano in città, che hanno raccolto le segnalazioni dei residenti di cui si è fatta portavoce la consigliera comunale Manuela Peschi.«Con la riapertura delle scuola», sottolinea l'assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia, «dovremo fare un ragionamento ancora più ampio, confrontandoci, insieme con Tua, con i dirigenti e con i mobility manager, per dare un assetto al servizio che risponda alle nuove esigenze definite dalle regole di distanziamento che saranno ancora in vigore».Albore Mascia ci tiene a ricordare come «la collaborazione con l'azienda di trasporti è costante, nel rispetto delle reciproche competenze. E, pur in un momento di forte difficoltà, contiamo di riuscire a dare una risposta concreta ai pescaresi e a chi per ragione di studio o di lavoro arriva da altri centri, in modo da limitare al massimo l'utilizzo dell'auto in città», aggiunge l'assessore alla Mobilità.«Risolviamo in questo modo, anche con l'eliminazione del capolinea della linea 21 su viale Kennedy» prosegue a sua volta Manuela Peschi, «le criticità di inquinamento acustico e ambientale che da tempo venivano segnalate dai residenti. Quella fermata è posizionata lì dagli anni Settanta, quando la città era molto diversa. Ora le esigenze di quella zona, totalmente urbanizzata e a vocazione prettamente residenziale, sono completamente cambiate. C'è bisogno», conclude la Peschi, «anche di un servizio più esteso all'interno del territorio comunale, e in questo senso abbiamo lavorato».