Data: 13/11/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Cantiere della bretella ferroviaria. Taglio del nastro tra le polemiche Il commissario della Comunità montana, Gentile: «Spesa inutile, sarà una cattedrale nel deserto»
Domani all'appuntamento il presidente della Regione Marsilio e il sottosegretario D'Annuntiis SULMONA Taglio del nastro, domani mattina, per il cantiere della bretella ferroviaria sulla Pescara-L'Aquila che deve consentire di accorciare i tempi di percorrenza tra la città adriatica e il capoluogo di regione. A suggellare l'evento il presidente della Regione Marco Marsilio e Umberto D'Annuntiis, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, che hanno voluto fortemente l'opera rispolverando il progetto elaborato dalla giunta regionale guidata da Luciano D'Alfonso. I lavori prevedono la realizzazione di una bretella lunga 700 metri e di una fermata che sarà collegata con la stazione ferroviaria di Sulmona. L'importo dei lavori è di 12 milioni di euro.Un'opera che non tutti, a Sulmona, hanno accolto con favore, perché taglierebbe fuori la stazione centrale di Sulmona dal collegamento ferroviario Pescara-L'Aquila. Tra chi sostiene l'inutilità dell'opera c'è il commissario straordinario della Comunità montana peligna ed ex sindaco di Scanno Eustachio Gentile, una vita sui treni da macchinista. «La Regione si appresta a spendere 12 milioni di euro per realizzare un'opera inutile», afferma Gentile, «una possibile cattedrale nel deserto, in quanto la riduzione di percorrenza che si vorrebbe realizzare, si parla di dieci minuti circa, potrebbe essere facilmente realizzata anche senza la bretella. Allora perché, con quei soldi, non si realizza l'elettrificazione della Sulmona-L'Aquila di cui si parla da qualche decennio? Perché non far partire e arrivare, con la costruzione di una fermata nei pressi dei vigili del fuoco, i treni da e per Pescara e L'Aquila da quella che una volta era la stazione di Introdacqua, sulla quale si potrebbe estendere l'intervento previsto per quella di Sulmona?», chiede Gentile. «Per "velocizzare" sarebbe opportuno acquistare treni ad assetto variabile che riuscirebbero, questi sì, a essere competitivi con la gomma sulle varie tratte», continua l'ex sindaco, «soprattutto tra Pescara e Roma il cui arrivo e partenza dovrebbe essere previsto a Roma Termini. Come era una volta, quando i treni impiegavano 3 ore e 10 minuti per raggiungere la capitale. Sempre per i non addetti», prosegue il commissario straordinario della comunità montana peligna, «i treni che provengono, per esempio, da Pescara e devono entrare a Sulmona, devono percorrere circa un chilometro a 30 all'ora. Perché non sono stati messi in servizio sulla Roma-Pescara i pendolini costruiti proprio per le linee tortuose di montagna come hanno fatto invece la Svizzera e la Svezia, tanto per fare qualche esempio? Ho l'impressione che continuiamo solo a sognare», conclude Gentile, «nella speranza che qualcosa cambi realmente in meglio in un prossimo futuro non troppo lontano».
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