PESCARA Sarebbero saliti sugli autobus senza Green pass, ma gli è andata male. Lunedì circa 200 persone sono rimaste a terra, alla pensilina del bus, perché erano sprovviste del certificato verde. I verificatori della Tua hanno scovati gli irregolari, impedendo loro di accedere ai mezzi pubblici. Niente corsa, per chi non ha il Green pass, a rischio di essere scovato e sanzionato, come è accaduto a due uomini che sono comunque saliti a bordo. Dovranno pagare entrambi 400 euro. Uno è stato fermato dalla polizia dopo essere sceso da un bus della linea 38, in via Conte di Ruvo, ed è emerso che non aveva il certificato verde. L'altro è stato bloccato dai carabinieri in centro: gli uomini dell'Arma sono intervenuti su richiesta del personale della Tua e hanno controllato l'uomo, uno straniero salito sul bus senza Green pass. Un accertamento più approfondito sul suo conto ha permesso di scoprire che non aveva rispettato un provvedimento di espulsione per cui è stato anche denunciato dai carabinieri, oltre ad essere sanzionato.Complessivamente le multe sono state 5, in tutta la provincia, mentre le persone controllate dalle forze dell'ordine sono state 433 (di cui 164 in città e 269 in provincia) e 58 le attività commerciali (22 in città e 36 in provincia). Tra i furbetti scovati nel capoluogo adriatico ci sono anche due clienti che hanno subito il controllo in un bar. Non avevano il Green pass, dovranno pagare 400 euro l'uno, e oltre a loro è stato sanzionato anche il titolare dell'attività, che si trova al centro storico, non avendo rispettato le nuove regole. È avvenuto tutto «senza particolari criticità, grazie alla professionalità delle forze dell'ordine, dei verificatori della Tua e grazie alla collaborazione dei cittadini», dice il prefetto Giancarlo Di Vincenzo tracciando un bilancio della prima giornata di accertamenti nei locali e in strada sul super Green pass. Controlli avvenuti anche «a supporto» del personale Tua. Nel suo dispiegarsi in strada e nei locali, il piano dei controlli, predisposto dal prefetto e attuato dal questore Luigi Liguori, ha ispirato «senso di sicurezza nei cittadini», che non hanno mostrato «insofferenza né stizza, né disprezzo», fa notare proprio Liguori. Quello che si respirava il primo giorno del super Green pass era un «clima di collaborazione», se non «soddisfazione» per la presenza delle pattuglie alle fermate dei bus e anche nei locali pubblici. Si va avanti così, quotidianamente, per evitare una nuova impennata del virus proprio in prossimità delle feste di Natale e Capodanno.