Data: 26/08/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Bus turistici a noleggio per trasportare studenti. L'Abruzzo decide come rafforzare i servizi: sui mezzi mascherine obbligatorie. Varate le linee guida del governo. D'Annuntiis: totale inadeguatezza dei ministeri
PESCARA Sono innumerevoli i dubbi che accompagnano la riapertura delle scuole, fissata per lunedì 14 settembre. Il primo è più attuale riguarda i trasporti: ieri il ministero ha varato le linee guida dopo che il Comitato tecnico scientifico ha dato le sue ferree indicazioni. La Regione Abruzzo polemizza e anticipa che metterà in strada anche i pullman turistici di aziende private per portare i ragazzi negli istituti. L'altro nodo è relativo alle aule: poche - anche in Abruzzo - per garantire l'adeguato distanziamento con i nuovi banchi monoposto. Il terzo è relativo ai primi contagi emersi tra gli insegnanti dopo il via agli screening sierologici: finora già 20 in Umbria e 6 nel Trevigiano. Ieri è stato firmato un protocollo ministeriale per il controllo dei contagi con l'attivazione di specifici tavoli di monitoraggio.
LE LINEE GUIDA. Finora il punto che scatena polemiche è quello relativo ai trasporti. Il ministero ha diffuso nella serata di ieri il documento con le linee guida. Cosa prevedono? Il divieto di far salire sul mezzo di trasporto per raggiungere la scuola gli studenti in caso di febbre o nel caso in cui gli stessi siano stati a contatto con persone affette da Covid-19 nei quattordici giorni precedenti. Sono previste igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi di trasporto almeno una volta al giorno. Areazione, possibilmente naturale e continua dei mezzi di trasporto, presenza dei detergenti per la sanificazione delle mani degli alunni. Distanziamento di un metro alla salita degli alunni alle fermate, facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia seduto. Evitare contatti ravvicinati anche alla discesa dal mezzo: i ragazzi avranno cura di non alzarsi dal proprio posto se non quando il passeggero precedente sia sceso. Non va occupato il posto disponibile vicino al conducente (ove esistente). Obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale per il conducente, al quale non è consentito avvicinarsi o di chiedere informazioni. Obbligo per gli alunni trasportati di indossare la mascherina, per la protezione del naso e della bocca, disposizione che non si applica agli alunni di età inferiore ai sei anni, nonché agli studenti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree. Agli operatori del trasporto scolastico addetti all'assistenza degli alunni disabili è raccomandato l'utilizzo di ulteriori dispositivi (oltre alla mascherina chirurgica, guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose) qualora non sia sempre possibile garantire il distanziamento fisico dallo studente. La distribuzione degli alunni a bordo viene definita mediante marker segnaposto, per garantire il distanziamento di un metro all'interno dei mezzi, limitando così la capienza massima. Le deroghe al distanziamento di un metro sono previste nei seguenti casi: in caso sia possibile l'allineamento verticale degli alunni su posti singoli e sia escluso il posizionamento faccia a faccia; consentita la capienza massima del mezzo di trasporto scolastico nel caso in cui la permanenza degli alunni nel mezzo nella predetta modalità di riempimento non sia superiore ai 15 minuti; nel caso di alunni che vivono nella medesima unità abitativa. Il Comune può determinare, sulla base delle necessità, una differenziazione delle fasce orarie del trasporto, non oltre le due ore antecedenti l'ingresso usuale a scuola e un'ora successiva all'orario di uscita previsto.
LA POLEMICA. «A 20 giorni dalla riapertura delle scuole il governo è nel caos totale». Lo afferma il sottosegretario ai trasporti della Regione Abruzzo, Umberto D'Annuntiis. «Si assiste, per l'ennesima volta, a uno scaricabarile che dimostra la totale inadeguatezza dei ministeri delle Infrastrutture e dell'Istruzione e la distanza del Comitato tecnico dalla vita reale delle persone», prosegue D'Annuntiis, «dal governo continuano ad arrivare solo regole inapplicabili, come il metro di distanza sui bus, inattuabili, come i distanziatori per la cui omologazione si prevedono almeno tre mesi, e tardive, mancano 20 giorni all'inizio della scuola. Tutto è rimesso all'autonomia degli istituti scolastici e ai tavoli regionali e provinciali. Ma non arriva una risorsa né un provvedimento di legge che semplifichi le normative di affidamento del sistema di trasporto aggiuntivo. Come sempre il governo scarica le sue inefficienze sulle istituzioni locali lasciando scuole, Regioni, Province e Comuni senza indirizzi chiari e risorse sufficienti. Come sempre correremo ai ripari con i nostri mezzi assumendoci la responsabilità di mitigare l'ennesimo tragico fallimento a cui questo governo sta mandando incontro il paese con la riapertura delle scuole. Infatti ci siamo già attivati per far partire i servizi aggiuntivi da svolgere attraverso Ncc (Noleggio con conducente, ndr) e bus turistici, nonostante l'inadeguatezza delle risorse messe a disposizione. Sarebbe interessante, nel frattempo, conoscere cosa hanno fatto, oltre a filosofare, gli esperti di trasporto pubblico locale che dalla Regione sono fuggiti in Parlamento».
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