Data: 16/02/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Bus, il deposito via da Teramo Accuse alla Tua. Giuliante replica: «Quel sito comporta troppi costi, faremo una nuova sede tra il capoluogo e il mare»
TERAMOI consiglieri regionali di Abruzzo in Comune Sandro Mariani e del Partito democratico Dino Pepe si uniscono ai capigruppo di maggioranza del Comune di Teramo nello stigmatizzare la decisione di Tua di dismettere il deposito mezzi della Cona. «Con la scusa di voler razionalizzare le spese abbattendo i costi di gestione la Tua, di fatto, ha deciso di abbandonare Teramo dismettendo lo storico deposito dei mezzi ex Arpa», tuonano i due consiglieri, «in più analoga sorte toccherà alla sede di via Turati a Giulianova, segnale inequivocabile di quanto poco conti la provincia di Teramo per l'attuale governance». Da qui l'invito alla società e alla Regione «a pensarci bene prima di dismettere servizi essenziali per la nostra provincia che gravitano sul capoluogo, generando economia e rappresentando, per giunta, la migliore soluzione logistica possibile». Immediata la replica del presidente Tua Gianfranco Giuliante. «L'attuale deposito di Teramo è stato realizzato su un sito archeologico», spiega, «e questo costituisce un limite rispetto a tutta una serie di esigenze che mutano con il tempo e anche un aggravio di costi rispetto a tutta una serie di interventi obbligatori, in quanto la Soprintendenza ci chiede ovviamente di fare le cose in un certo modo, con determinati materiali». Da qui l'esigenza di trovare un altro sito idoneo. «Noi non abbiamo nessuna intenzione di penalizzare Teramo o il Teramano, semmai tutto il contrario»,prosegue Giuliante, «il nostro intento, rispetto al quale abbiamo già preso contatti informali con l'università e la Fondazione Tercas, è quello di trasformare quell'immobile, prendendo spunto dal sito archeologico, in un centro museale dei trasporti, oltre che in un centro di formazione e ricerca». Un'idea embrionale, che ovviamente dovrà trovare il coinvolgimento della Regione, e che si accompagna alla chiusura della sede operativa di Giulianova. «Il sito di Giulianova è troppo piccolo e non è idoneo per un'unica sede provinciale», conclude Giuliante, «per questo l'idea è di venderlo e, con il ricavato, individuare la nuova sede unica in una zona baricentrica. Sul luogo dove realizzare la nuova sede operativa siamo pronti a vagliare le sollecitazioni e le idee del territorio».
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