La scure dei tagli non investe solo i trasporti urbani, ma anche le parentele politiche. Al presidente di Tua, Gianfranco Giuliante (Lega), non è piaciuta l’esternazione del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri (FI), intervenuto sul taglio delle linee bus urbane e suburbane in partenza da Pescara. Scelta dettata, secondo i vertici di Tua, dalla concomitanza di scuole chiuse e zona rossa, che di fatto ridimensiona la domanda di trasporto pubblico locale. A polemizzare non sono state solo le organizzazioni sindacali, convinte che i tagli nascondano l’esigenza economica di far quadrare i bilanci della società,maanche il presidente Sospiri, che ha chiesto, a nome della Regione, di rivedere il piano dei tagli, non giustificabile se comparato ai disagi subìti dai cittadini. Senza contare, aggiunge, che a fronte dei mancati incassi la Tua incasserà i ristori statali. Una presa di posizione non gradita dal presidente di Tua, Giuliante, che senza paura di infrangere gli equilibri politici della coalizione di centrodestra, ieri in una nota è tornato a difendere le proprie decisioni: «Pescara è stata già in passato in zona rossa e la Regione aveva autorizzato fino all’80% dell’abbattimento delle corse. Oggi è nuovamente in zona rossa, maRegione e Tua hanno concordato solo un taglio del 10% e dopo aver monitorato le corse con minore frequenza, per le quali si è comunquetrovata una soluzione coprendole con una diversa gestione dei passaggi autobus». Che le argomentazioni contrarie sarebbero strumentali per il presidente di Tua appare evidente: «Gli stessi identici e sovrapponibili tagli sono stati già attuati per tre mesi (durante lo scorso semestre) senza che nessuno protestasse. Ed eravamo zona arancione e i cittadini potevano girare». E per chiudere le polemiche, osserva che «l’etnocentrismo, quando si critica senza conoscenza e costrutto, è destinato ad avere il respiro breve». Non tanto breve da impedire al sindaco di Pescara di allinearsi a Sospiri chiedendo alla Regione il ripristino delle corse tagliate.