Data: 07/02/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Bus e treni, domani lo sciopero Corse a rischio dalle 8 fino alle 13. Sindacati compatti nella protesta, si astiene solo la sigla Orsa poiché «meritava una giornata a parte senza una sovrapposizione con lo sciopero nazionale sul contratto di lavoro».
E i 5 Stelle attaccano la società Tua. Pettinari: «Biglietterie chiuse». La replica: «C'è un'app per prenotare le corse» GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RETE8 PESCARA Il trasporto pubblico abruzzese domani mattina si fermerà per quattro ore, in concomitanza con lo sciopero nazionale. I lavoratori protestano contro il mancato rinnovo del contratto collettivo di lavoro, scaduto da oltre tre anni. Ma nella regione le motivazioni nazionali si incrociano con le diverse vertenze locali aperte all'interno delle società di trasporti su ferro e su gomma, in particolare per la Tua di Pescara e La Panoramica di Chieti. Durante la fascia oraria di sciopero le corse di autobus e treni a media e lunga percorrenza potrebbero non essere effettuate «nella consapevolezza del disagio arrecato all'utenza in un momento particolarmente difficile», fanno sapere gli autoferrotranvieri, «ma nella certezza che la protesta per un trasporto pubblico di qualità rappresenti un valore fondamentale per tutto il Paese». In base a quanto comunicato dalle segreterie regionali dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal, i lavoratori delle aziende abruzzesi dei trasporti che incroceranno le braccia sono il personale viaggiante e delle biglietterie di Napoleone, Di Fonzo, Cerella, Di Giacomo Angelo Domenico & C (dalle 8,30 alle 12,30), Tua (incluso il personale del settore ferroviario), Baltour, Tessitore (dalle 9 alle 13), Ama (dalle 9,10 alle 13,10), Satam (dalle 9 alle 12), Centro turistico del Gran Sasso (ultime 4 ore del turno) e tutte le altre aziende di trasporto pubblico locale (dalle 9 alle 13). Ha formalizzato la propria adesione allo sciopero anche il personale a terra che si occupa di manutenzione delle infrastrutture ferroviarie e impianti fissi.
Si annuncia quindi un lunedì nero per il trasporto pubblico abruzzese. A supporto delle azioni di sciopero di quattro ore, previste nella fascia antimeridiana, le organizzazioni sindacali hanno organizzato presidi a Pescara, al terminal bus, nei pressi della biglietteria, all'Aquila nei pressi dell'Hotel My Suite (ex Amiternum), a Teramo in piazza San Francesco, a Chieti davanti alla sede del Comune a corso Marrucino, a Lanciano nel piazzale della stazione, ad Avezzano al terminal bus e a Sulmona nel piazzale antistante la stazione ferroviaria. Lo sciopero nazionale è stato proclamato non solo per il mancato rinnovo del contratto nazionale, ma anche a supporto di una riorganizzazione del settore. A livello locale sono diverse le motivazioni all'origine dello sciopero contro l'azienda Tua guidata dal presidente Gianfranco Giuliante: «La perdita di circa 300 posti lavoro del personale viaggiante», scrivono i sindacati, «il riconoscimenti di incentivi e straordinari alle figure apicali ad personam, benefit e auto di lusso ai dirigenti, stato di confusione gestionale e abbandono della divisione ferroviaria, politica confusa rispetto alle attività delle società partecipate, precarietà e abbandono degli impianti aziendali su gomma in tutta la regione, il ricorso smisurato agli interinali».
I dipendenti della Panoramica che hanno ricevuto a giugno la disdetta unilaterale della contrattazione aziendale «provocando la contrazione salariale di circa 300 euro sulle buste paga», come raccontano, auspicano un incontro con il sindaco di Chieti Diego Ferrara.
Non aderisce alla mobilitazione Or.s.a. Trasporti Abruzzo poiché, come spiega il segretario regionale Michele Giuliani, pur sottolineando i turni di lavoro massacranti e lo stato di vetustà dei mezzi, «meritava una giornata a parte senza una sovrapposizione con lo sciopero nazionale sul contratto di lavoro».
E i 5 Stelle attaccano la società Tua. Pettinari: «Biglietterie chiuse». La replica: «C'è un'app per prenotare le corse» PESCARA Biglietterie chiuse di pomeriggio a Pescara, Chieti, Teramo e L'Aquila «che tra disagi e mancanza di informazioni costringono i passeggeri a viaggiare senza biglietto e producono danni erariali considerevoli per l'azienda unica di trasporto abruzzese» e un parco mezzi «vetusto e in pessime condizioni che costringe gli autisti della Tua a uscire dai depositi con le spie rosse accese, creando un rischio costante per personale e passeggeri». Sono le denunce raccolte dal vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari (M5S) e illustrate ieri mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta davanti alla biglietteria della stazione vecchia di Pescara, chiusa nelle ore pomeridiane dal 7 dicembre scorso.«Il centrodestra», ha puntato il dito Pettinari, «dovrebbe sapere che, insieme alla sanità, il trasporto pubblico incide maggiormente sulle voci del bilancio regionale. In un contesto in cui l'attività didattica in presenza è ripresa e la regione è in zona gialla, non si capisce perché l'orario di apertura delle biglietterie rimanga limitato alla fascia mattutina. Forse Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia non si ricordano che le biglietterie non hanno solo il compito di vendere un ticket, ma rappresentano anche un punto importante per dare assistenza e informazioni agli utenti, soprattutto coloro che non hanno modo di accedere al sito internet e all'app. In questo periodo in cui gli orari cambiano spesso e non sono stati stampati i soliti libricini cartacei, Tua si è limitata a esporre cartelli con le modifiche accanto agli orari vecchi». Inoltre i conducenti, per via delle disposizioni anti Covid, non possono vendere i biglietti a bordo e le emettitrici sui mezzi, come racconta Pettinari, troppo spesso registrano un mal funzionamento. Ai problemi legati alle biglietterie si aggiunge «la scarsa qualità degli autobus», incalza Pettinari, sottolineando come «nulla è stato fatto, anzi la Regione ha acquistato dei mezzi di seconda mano che sembrano essere più vecchi di quelli che aveva già a disposizione. E come se non bastasse, ultimamente sono state acquistate in leasing delle autovetture lussuose». Alle rimostranze del pentastellato Pettinari fa da contraltare la replica del presidente Tua Gianfranco Giuliante: «Abbiamo lanciato una app per garantire l'acquisto elettronico del biglietto e quindi la necessità di viaggiare. Il trasporto pubblico locale ha subìto una contrazione inevitabile in questo periodo di pandemia, ma abbiamo comunque garantito il rinnovo del parco mezzi con l'acquisto di 150 nuovi autobus e con la riconversione di molti mezzi che circolano lungo le nostre strade, mezzi alimentati a metano o elettrici. Quindi posso dire che la flotta è decisamente migliorata. Inoltre ogni anno sottoponiamo a revisione i nostri mezzi: lo Stato, infatti, deve emettere un permesso per stabilire se sono funzionanti e se hanno le caratteristiche per viaggiare. Dall'ultimo riscontro risulta che i nostri mezzi sono perfettamente a norma, nonostante quello che periodicamente sostiene Pettinari». |
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