PESCARA La corsa all'uscita di scuola per non perdere l'autobus delle 13. L'assembramento alla pensilina di viale Marconi, in attesa che arrivi il pullman. E poi la ressa per salire sull'autobus, il numero 3, per riuscire ad entrarci tutti, anche se lì dentro si sta schiacciati come sardine, in piedi, per un lungo tratto, almeno fino a viale Bovio. «È così tutti i giorni, ma anche peggio», dicono le studentesse del Marconi che quotidianamente usano la linea 3 per tornare a casa, dopo le lezioni. «Dobbiamo correre per arrivare alla pensilina, e certe volte non arriviamo in tempo per prendere il primo pullman utile. Se riusciamo a salire ed è pienissimo scendiamo durante il percorso per fare il cambio con un altro autobus e arrivare a casa». Sedersi? «Qui sopra è impossibile», solo posti in piedi, uno attaccato all'altro, perché «ci sono anche studenti di altre scuole. L'ideale sarebbe avere una corsa dedicata proprio al Marconi oppure utilizzare uno di quegli autobus lunghi che vediamo passare e che potrebbero accogliere un numero più alto di passeggeri. Certo, ci sarebbero altre linee di cui usufruire, come il 10 e il 21». Il problema non è solo dei ragazzi che escono da scuola e cercano di salire sul primo bus in transito. Gheri, che è diretto a Montesilvano, fa notare «che il bus delle 13 è sempre pieno, fino a Montesilvano, per cui si dovrebbe raddoppiare la corsa». Un disagio segnalato anche da Donato Fioriti, presidente dell'associazione "Contribuenti Abruzzo". «Il 3 che parte dal tribunale alle 12.55 è un autobus normale, ma lungo il percorso raccoglie gli studenti che escono da scuola, come quelli del liceo Marconi e del liceo Classico. Risulta sempre affollato, in modo abnorme, tanto che, non di rado, gli autisti espongono il cartello "Completo". Segnaliamo a Tua questo disagio, vissuto in primis dagli studenti, ma ovviamente da tutti coloro che usufruiscono del servizio. Potrebbe esser sufficiente invertire le tipologie di autobus delle 12.35 (un mezzo più grande) e delle 12.55 (un mezzo normale). In ogni caso è necessario far fronte a questo surplus di utenza».«Quello degli autobus è un problema all'ordine del giorno», dice Francesco Camboni, uno dei rappresentanti di istituto del Marconi. «Ed è legato ai pullman pienissimi e agli orari, ma siamo abituati: anche durante la pandemia era così, altro che riempimento limitato per evitare i contagi. I ragazzi si lamentano, e noi giriamo le richieste alla scuola, invano». C'è anche un altro aspetto: «la fermata in corrispondenza del liceo Marconi, lato mare, è inadeguata: i ragazzi occupano la strada, che si blocca. Se non ci sono altri bus per aumentare le corse si potrebbero usare meglio quelli che ci sono, per evitare assembramenti in strada e sui bus», suggerisce lo studente. Dagli autisti della Tua arriva un messaggio di apertura ma si parte dal presupposto, spiega Patrizio Gobeo della Filt Cgil, che ci sono «sei corse supplementari per le scuole, da Francavilla foro, che passano su viale Marconi o viale Pindaro. Non abbiamo mai avuto segnalazioni di problemi ma c'è la disponibilità a verificare e poi a chiedere un mezzo supplementare, eventualmente. Le corse in più sono abbinate agli orari delle lezioni, decise dopo un'interazione con le scuole». Ma è chiaro che se tutti salgono sul primo pullman che passa, che è quello ordinario, «c'è il rischio che poi le corse scolastiche viaggino vuote».