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Data: 30/12/2019
Testata Giornalistica: PRIMO PIANO MOLISE
    PRIMO PIANO MOLISE

Bus accesi durante la sosta La protesta arriva dagli Usa. Tornato dalla Virginia, un molisano bacchetta gli amministratori

CAMPOBASSO. Bus datati, ormai al limite. E conseguente inquinamento ambientale alle stelle. La ramanzina, questa volta, arriva dagli States e precisamente da Herndon, Virginia. E capita in maniera del tutto fortuita in una contingenza storica ben precisa: da qualche mese ormai si dibatte del nuovo piano regionale dei trasporti e solo qualche settimana fa la giunta di via Genova ha deliberato per l’acquisto (con il cofinanziamento delle aziende del settore) di bus moderni ed efficienti che dovranno, per forza di cose, cedere il passo agli illegali Euro 0 e al parco auto che, per oltre il 70%, è composto da mezzi che hanno superato gli 11 anni di vita. Il solerte cittadino americano, originario di Monacilioni, in uno dei suoi viaggi in Italia con tappa in Molise, non sa che una settimana fa, inoltre, il Consiglio regionale del Molise si è affannato per una intera domenica, per risolvere la querelle lotto unico o doppio lotto, atto prodromico al bando che dovrà ridisegnare il sistema trasportistico su gomma della regione. E non è a conoscenza, nemmeno, che proprio il terminal di Campobasso che di stazione hub ha davvero pochissimo dovrebbe diventare il centro nevralgico del trasporto pubblico su gomma oltre che area di interscambio tra mezzi privati e bus. E così, l’ignaro Michele Vassallotti tocca un tema davvero sensibile con la sua lettera inviata alla redazione nella quale racconta che, nel suo ultimo viaggio in Molise, ha notato che i bus che sostano nel piazzale del terminal, punto nevralgico per arrivi e partenze, continuano a tenere i motori accesi nonostante siano fermi. E questo rituale si prolunga per parecchi e svariati minuti prima che si chiudano le porte e inizi il viaggio. Così, dopo aver verificato la normativa vigente, mister Vassallotti ha pensato bene di appellarsi al primo cittadino di Campobasso che in quanto a temi ambientali dovrebbe avere il nervo scoperto affinché ponga rimedio al problema che, nei fatti, fa rima con inquinamento. «L’estate scorsa sono venuto in vacanza a Monacilioni. Per la parte di viaggio FiumicinoCampobasso e ritorno, ho usato l’autobus che arriva a e parte dal terminal. Sono arrivato negli orari di punta e ho notato che tutti i numerosi autobus molti dei quali vecchi e quindi molto inquinanti in sosta al terminal in attesa della partenza avevano i motori accesi, con alto inquinamento acustico e dell’aria a danno dell’ambiente, dei passeggeri, e degli abitanti delle aree vicine al terminal. Non c’è ragione tecnica o logistica spiega mister Michele Vassallotti come, ad esempio, tenere il riscaldamento o raffreddamento in funzione o ricaricare le taniche di aria per i freni ad aria compressa che giustifichi i motori accesi durante la sosta. Inoltre, e soprattutto, questa pratica . per qualsiasi tipo di veicolo (diesel e non), è illegale, con multe abbastanza pesanti». Si è fatto molto in tema di ambiente, scrive ancora, ad esempio con il ricorso alla raccolta differenziata dei rifiuti ma «praticamente niente» per questa questione che grida vendetta. E cosa fare per imporre alle concessionarie dei trasporti pubblici su gomma di tenere i motori spenti durante le soste, sia d’inverno che d’estate nella considerazione, tra l’altro, che «gli autobus diesel sono altamente inquinanti ed immettono ingenti quantità di Co2 nell’atmosfera senza necessità ma solo per negligenza». Dalla lontana America, il suggerimento per Gravina&Co è semplice e assolutamente fattibile. «Il sindaco potrebbe scrivere a tutte le ditte di trasporto che usano il terminal chiedendo di spegnere i motori mentre i bus sono fermi». Del resto, ribadisce l’attento lettore d’oltreoceano, il Codice della Strada è fin troppo chiaro. Al comma 7 bis dell’articolo 157, infatti, si legge: «È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 216 a euro 432».


Download 29 dicembre 2019 - primo piano molise_bus accesi.pdf

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