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Data: 28/02/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Bonus casa, le scadenze per le agevolazioni fiscali Per usufruire della misura l'opzione principale per le famiglie è la detrazione

Non solo il Superbonus 110%, nella versione rivisitata dal Governo, con lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura. Per il 2023 sono ancora molte le agevolazioni a disposizione delle famiglie. Per usufruire dei bonus edilizi l'opzione principale rimane la detrazione fiscale, ma solo dopo aver sostenuto la spesa di tasca propria. Ma si stanno valutando due strade alternative: l'utilizzo del modello F24 per ampliare i margini di intervento delle banche nell'acquisto dei crediti d' imposta e la conferma della cessione del credito nel caso di lavori edili di famiglie a basso reddito e legati a interventi post-sisma. Caso, quest'ultimo, che riguarda direttamente l'Abruzzo, colpito dai terremoti 2009 e Centro-Italia. Restano a disposizione anche alcuni incentivi edilizi così come varati in passato. Vediamo in dettaglio le principali modifiche.
SUPERBONUS Lasciare fuori dal decreto che ridisegna il Superbonus 110% i cantieri della ricostruzione post-sisma che potrebbero, così, continuare ad usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito. Come accadeva in precedenza. A questo sta lavorando il senatore Guido Quintino Liris, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Commissione bilancio del Senato: ipotesi che verrà concretizzata nella fase degli emendamenti al Decreto. In questa direzione si è mosso anche il commissario per ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli, ritenendo corretta «la valutazione di chi dice che è necessario intervenire sul 110 per mantenere il diritto dei terremotati di usufruirne anche per il futuro, con la cessione del credito d'imposta e con lo sconto in fattura». Castelli ha dichiarato di aver avuto «rassicurazioni da Palazzo Chigi sul trasferimento di quanto richiesto in un emendamento al decreto legge»..
ECOBONUS Sarà ancora in vigore fino al 31 dicembre 2024. Anche in questo caso, come per il Superbonus, non sono più previsti la cessione del credito e lo sconto in fattura, ma rimangono le seguenti condizioni: detrazione fino a un massimo del 50% della spesa in 10 anni, con massimali e percentuali di detrazione che variano a seconda della tipologia di intervento, per i lavori che hanno lo scopo di aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici. Ne sono un esempio la sostituzione di serramenti e infissi, le schermature solari, le caldaie a biomassa e a condensazione. La percentuale sale al 65% per interventi particolari, come l'installazione di generatori di aria calda a condensazione, pompe di calore, collettori solari. A partire dal 2025, l'aliquota tornerà al 36%, come in passato, su un massimo di spesa di 48 mila euro per unità immobiliare.
BONUS RISTRUTTURAZIONE Fino a dicembre 2024 sarà attivo il bonus ristrutturazione con una detrazione del 50%, spalmata in dieci anni, su un limite massimo di spesa di 96 mila euro. La misura è destinata a interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari. Nell'ipotesi in cui l'intervento riguardasse le aree comuni degli edifici residenziali, inoltre, è possibile far rientrare nell'agevolazione anche i lavori di manutenzione ordinaria. Lo stop del Governo a cessione dei crediti e sconto in fattura riguarda anche il bonus ristrutturazione. Fino a quando non saranno annunciate eventuali modifiche, dopo quella data l'agevolazione tornerà all'aliquota originale, pari al 36% su un massimo di spesa di 48 mila euro.
SISMABONUS Rimarrà a disposizione dei cittadini ancora fino al 31 dicembre 2024, ma anche in questo caso senza più concedere cessioni del credito o sconti in fattura. Si tratta di una detrazione al 90% (partita come misura agevolativa al 110%) in cinque anni rispetto all'esborso sostenuto per l'adozione di misure antisismiche, con un limite massimo di spesa pari a 96 mila euro. Dopo quella data, la percentuale dovrebbe tornare al valore originale, ovvero al 36% applicabile su un importo massimo di 48mila euro. I lavori edilizi devono essere effettuati su edifici nelle zone ad alta pericolosità di terremoti.
BONUS MOBILI Nuova formula per il bonus mobili, la misura che consente di acquistare mobili o elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Nello specifico, con una classe energetica non inferiore alla A per i forni, alla E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, alla F per frigoriferi e congelatori. Per poterne usufruire, l'immobile deve essere stato oggetto di interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio. Fino al 2022, la detrazione era pari 50% su acquisti fino a 10mila euro. Dal 1° gennaio di quest'anno il Governo ha previsto che, per il 2023 e il 2024 l'ammontare massimo scenda a 8 mila euro. Comunque superiore ai 5mila previsti dalla normativa precedente.
PRIMA CASA UNDER 36 A partire dal 26 maggio 2021, con il decreto Sostegni bis, per fornire un aiuto economico ai giovani con meno di 36 anni nell'acquisto della prima casa, è stata varata una serie di agevolazioni. In particolare, l'esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Per le compravendite soggette a Iva viene riconosciuto anche un credito d'imposta di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all'acquisto. Nel caso di finanziamenti destinati all'acquisto, alla costruzione e alla ristrutturazione di immobili ad uso abitativo, sarà esentata anche l'imposta sostitutiva. Con la manovra il Governo ha prorogato la misura per tutto il prossimo 2023, ma ad una condizione: il contribuente deve possedere un Isee non superiore a 40 mila euro annui.
BONUS ACQUA POTABILE Ancora un anno di tempo per il bonus acqua potabile, che al momento è in vigore fino al prossimo 31 dicembre 2023. L'agevolazione varata dal Governo per l'anno in corso consiste in un credito di imposta pari al 50% del costo dell'intervento, su un massimale d'importo di 1.000 euro, che sale fino a 5mila euro per gli immobili adibiti all'attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti di attività d'impresa, arti e professioni e quelli non commerciali. L'obiettivo della misura è quello di ridurre il consumo di contenitori di plastica. I potenziali beneficiari, infatti, sono coloro che vogliono acquistare sistemi per migliorare la qualità dell'acqua erogata da un acquedotto al fine del consumo domestico. Tra i lavori ammessi a detrazione rientrano, ad esempio, l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e addizione di anidride carbonica alimentare.
BONUS VERDE Fino alla fine del 2024, quindi per altri due anni, sarà ancora disponibile il bonus verde. Si tratta di una detrazione del 36% su un ammontare complessivo non superiore a 5mila euro per ciascun immobile. Tra i lavori ammessi al beneficio rientrano, ad esempio, quelli volti a sistemare le aree verdi, private, inserite in edifici, o ad istallare impianti di irrigazione e pozzi, a realizzare coperture o giardini pensili. Danno diritto all'agevolazione anche le spese di progettazione e manutenzione connesse alla realizzazione degli interventi elencati in precedenza.

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