ROMA La corsa dei prezzi del gas fa impennare ancora le bollette degli italiani. Dopo i forti rincari registrati negli ultimi due trimestri, domani sera l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) annuncerà l'aggiornamento delle tariffe per il prossimo trimestre. «Dati gli aumenti in corso, in assenza di interventi del governo avremmo un aumento del 61% per il gas; per l'elettricità del 45%, con una spesa complessiva su base annuale nel 2022 di 1.200 euro in più a famiglia. Con gli interventi per ora annunciati (3,8 miliardi) più il ripetersi di quanto fatto prima (5 miliardi) l'aumento sarà del 40% per il gas e per l'elettricità del 28% con una spesa di 770 euro in più a famiglia», prevede il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, fatte tenendo conto di un consumo medio annuale di 1.400 metri cubi di gas e 2.700 kilowattora di elettricità. Il presidente dell'authority Stefano Besseghini ha ipotizzato prima di Natale un aumento di poco inferiore, del 50% per la luce e del 40% per il gas. Incrementi che si aggiungono al +30% e +10% segnati nelle ultime due revisioni trimestrali per l'elettricità e al +14% e +15% per il metano. Nel frattempo la settimana scorsa il Gme, la società che gestisce il mercato elettrico, ha registrato un prezzo medio di acquisto della luce (Pun) pari a 338,55 euro MWh, +5,1% sulla settimana precedente.
LA RATEIZZAZIONE Il governo per fronteggiare i rincari ha stanziato nella legge di Bilancio che verrà approvata definitvamente in queste ore un pacchetto di circa 3,8 miliardi, al quale si aggiunge un altro miliardo per consentire una rateizzazione dei pagamenti alle famiglie in difficoltà. Ma i partiti premono già sull'esecutivo per nuovi interventi. «Entro la settimana arriveranno dal governo delle proposte per uscire da questa emergenza», ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. Ma nell'immediato appare difficile che si possano varare nuovi provvedimenti in aggiunta a quelli inseriti nella manovra. Altre misure in ogni caso richiedono tempo per la messa a punto. L'idea potrebbe essere quella di sterilizzare gli oneri di sistema, i costi impropri che gravano sulle bollette della luce, che tuttavia in parte sono già stati ridotti, ma occorre trovare le risorse. «Ci sono i grandi produttori e venditori di energia che stanno facendo profitti fantastici. Dovranno partecipare al sostegno al resto dell'economia: anche loro devono aiutare le famiglie», ha detto il premier Mario Draghi indicando una strada per un possibile intervento.
Intanto, in attesa di nuovi sostegni, arriva un aiuto per le imprese. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto sui cosiddetti oneri gasivori. Il provvedimento, da tempo in gestazione, arriva nel pieno della crisi dei prezzi e ridetermina dal prossimo aprile i corrispettivi che coprono gli oneri generali del sistema applicati alle imprese energivore, quelle che consumano grandi quantità di gas.