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Data: 16/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Bentornato presidente, È festa per mille alunni. Il capo dello Stato alla "Mariele Ventre". Medaglie a docenti e dirigenti

L'AQUILA «Coraggio...piccolo soldato dell'immenso esercito. I tuoi libri sono le tue armi, la tua classe è la tua squadra, il campo di battaglia è la terra intera, e la vittoria è la civiltà umana». I mille ci sono. Provengono da tutta Italia, da 350 scuole diverse. Da Trento a Palermo. E oggi, a passare in rassegna questo allegro schieramento, ci sarà il presidente della Repubblica. L'Aquila - la città delle scuole di latta, da dieci anni in attesa di riavere quelle vere - è per 24 ore la capitale della scuola italiana. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, presiede la cerimonia nazionale di inaugurazione del nuovo anno scolastico. La scritta con l'esortazione di Edmondo De Amicis è ancora imprigionata dai puntellamenti nel cortile della scuola in centro storico a lui intitolata. Ferma al palo. Lo scenario della festa di alunni e alunne, insegnanti, operatori e genitori, infatti, è oggi il cortile di una scuola provvisoria, la Primaria "Mariele Ventre" della direzione didattica Amiternum, sulle rive del lago Vetoio, ai margini di una periferia reinventata nel post-sisma con strutture emergenziali e altre superfetazioni divenute pressoché definitive. Accanto al presidente ci sarà il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che consegnerà una medaglia a tutta la comunità scolastica del capoluogo per premiarne «il coraggio e l'impegno nelle difficoltà». DIRETTA TV. La cerimonia sarà trasmessa in diretta, dalle 16,30 alle 18,45 su Raiuno, nel corso del programma "Tutti a Scuola", condotto da Flavio Insinna e Francesca Fialdini. Potrà essere seguita anche in collegamento streaming sul sito e i profili social del Miur. «L'Aquila», fanno sapere dal dicastero di viale Trastevere, «è stata scelta nel decennale del terremoto del 6 aprile 2009 per ricordarne la tragedia e la volontà di rinascita. Sul palco animeranno la diretta televisiva gli alunni degli istituti scolastici selezionati dal Miur con un concorso per i migliori progetti didattici realizzati sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità, dell'integrazione, dell'intercultura e della legalità». I LORO SOGNI. Immaginano case, scuole, parchi, piazze, colori, suoni e vita, «lì dove adesso», ricorda il Miur, «ci sono ancora le macerie i bambini della Direzione didattica "Galileo Galilei" di Paganica. Guarda al dopo-terremoto anche l'Istituto comprensivo "Simone de Magistris" di Caldarola (Macerata) che, con il coro della direzione didattica Amiternum, animerà la trasmissione cantando "Domani". È un inno all'amicizia, alla solidarietà, alle pari opportunità il brano Altalena degli alunni dell'Istituto comprensivo "Trento 6" di Trento. I princìpi della nostra Costituzione a ritmo di rap. È Rap...pubblica degli alunni dell'Istituto comprensivo di Vignanello (Viterbo). Dedicata alla bandiera italiana è invece la coreografia "Danza in tricolore" degli studenti dell'Istituto d'istruzione superiore "Enrico Fermi" di Sulmona».LE SPERANZE DELUSE. Il libro nero delle promesse mancate ha in copertina la mancata ricostruzione delle scuole. Per non far calare l'attenzione sul problema - più volte denunciato - un presidio cittadino all'incrocio tra la statale 80 e via Madonna di Pettino, dalle 15,30 in poi, accoglierà il presidente Mattarella. I promotori sono: ActionAid, Coalizione sociale, Flc-Cgil, Movimento Giovanile della Sinistra, School in Progress, Unione degli Studenti. «Nel ringraziare il Presidente», scrivono, «che con grande sensibilità e attenzione ha scelto di venire all'Aquila, ancora una volta nel decennale, per l'inaugurazione dell'anno scolastico, vogliamo essere vicino alle studentesse e agli studenti della nostra città che anche quest'anno torneranno in scuole provvisorie. Vogliamo essere vicino al corpo docente, alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola che da 10 anni si adattano con abnegazione, professionalità e sacrificio a luoghi e condizioni di emergenza. Ci saremo per ricordare che se a 10 anni dal sisma e con decine di milioni a disposizione delle istituzioni non c'è nemmeno una scuola ricostruita, ci sono precise responsabilità politiche e amministrative di chi della ricostruzione pubblica e delle scuole in particolare non ha voluto fare una priorità. Ci saremo per chiedere che la ricostruzione pubblica e delle scuole diventi finalmente una priorità e vi siano dedicate immediatamente risorse certe, competenti e continuative».


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