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Data: 27/12/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

«Basta insistere con i bus, solo bici e pedoni sulla strada parco. Copiamo helsinki: l’ex tracciato ferroviario ospita oggi 700mila ciclisti» dice il portavoce dei no filovia

Ripensare tutto il progetto, abbandonando in maniera definitiva l’idea di usare la Strada parco come sede per il passaggio di un Brt-bus rapid transit. E guardare all’esempio di Helsinki, con la sua“Baana” valeadire la vecchia linea ferroviaria che attraversava la città e riconvertita in ciclabile e percorso pedonale. Torna a far sentire la sua voce Ivano Angiolelli, portavoce dei comitatiper ilnoalla filovia,prendendo come esempio virtuoso la scelta della capitale finlandese. Il tutto mentre l’attuale amministrazione comunale porta avanti il progetto del passaggio di un Brt, come ribadito dall’assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia. Da Ivano Angiolelli parole nette e senza sconti: «Il filobus autosnodato Van Hool Exqui.City 18 T, imposto a Pescara con inusitata protervia dal ministero dei Trasporti - dice -, orientato com’è a scimmiottare banalmente il Metromare di Rimini, un’infrastruttura che non ha nulla in comune con la nostra bella e utile Strada Parco, dovrebbe allarmare non poco il sindaco e l’assessore alla mobilità democraticamenteeletti amaggio2019». Secondo i comitati il modello da prendere ad esempio è quello finlandese e della sua linea ferroviaria costruita nel 1894 per collegare la stazione centrale con il porto, in esercizio fino al 2008, quando il porto destinato alle merci viene spostato. I lavori per la “strada parco finlandese” sono iniziati nel 2012 e oggi la via vede il passaggio di «700mila ciclisti e altrettanti pedoni» ricorda Ivano Angliolelli. Che aggiunge: «I politici locali di ogni ordine e grado, miopi, distratti e spendaccioni, ossessionati come sono dal denaro pubblico facile e dannoso che finanzia il bidone incompiuto Filò, prendano esempio dai lungimiranti colleghi finlandesi, anzichéattendere supinamente le decisioni imprevedibili dei burocrati romani». Il vecchio tracciato della ferrovia adriatica è stato dismesso 33 anni fa. E non si arriva ancora ad un definizione del suo destino. La volontà di Tua, Regione e Comune a procedere con la scelta di un Brt che passi per la Strada parco è confermata dai cinque bus elettrici ordinati dal Comune, che si aggiungono ai sei Exquicity 18T che Tua è in procinto di commissionare. Per la consegna degli undici mezzi si prevede un’attesa di circa 18 mesi e nel frattempo da Tua si pensa di fa passare sul tracciato dell’ex ferrovia dei mezzi a metano. Dai comitati non mollano: «È più che maturo il tempo di far sentire alta la voce dei pescaresi ai tavoli tecnici ministeriali che contano, i cui funzionari, lautamente retribuiti, decidono indebitamente il futuro di Pescara dalle loro comode poltrone capitoline, assai distanti dal quotidiano vivere civile degli abitanti» conclude IvanoAngiolelli. 

27 DICEMBRE 2020 il messaggero


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