Data: 25/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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AVEZZANO Zone 30, nuove misure per "rallentare" le auto: ecco dove sono attive
Segnaletica installata in piazza Risorgimento, via Marruvio e via Garibaldi Un centro città sostenibile, più spazi per pedoni e ciclisti e soprattutto zone 30 diffuse. Il limite di velocità di 30 chilometri orari non è una novità per Avezzano, anzi: già dall'introduzione della pista ciclabile nel 2018, gli automobilisti devono rispettare i limiti lungo molte delle strade intorno piazza Risorgimento. Il Comune, insieme agli uffici delegati alla viabilità, vaglia l'introduzione di nuove zone 30: tutto ruota attorno al progetto di pedonalizzazione di corso della Libertà. «Una volta realizzata l'opera», spiega Emilio Cipollone, assessore alla Viabilità e ai Lavori pubblici, «anche nelle strade limitrofe sarà introdotto il limite di 30 chilometri orari». È il caso di via Bagnoli e via Valerii, arterie che si intersecano con corso della Libertà. VIA GARIBALDINei giorni scorsi la giunta comunale ha dato il via libera a una nuova zona 30 lungo via Garibaldi, tra piazza Orlandini e via Colonna. Nelle prossime settimane saranno posizionati anche alcuni dossi rallentatori. «Stiamo studiando diverse soluzioni per rendere la città più fruibile a pedoni e ciclisti, abbassando il limite di velocità in alcune aree», prosegue Cipollone, «in quel tratto di via Garibaldi, ad esempio, si sono verificati numerosi incidenti negli ultimi anni a causa dell'alta velocità, per questo abbiamo approvato l'intervento con il limite di 30 all'ora e il posizionamento di dossi». La visione della città che sarà è legata tutta al progetto di pedonalizzazione di corso della Libertà: «Rientra nell'idea dell'Avezzano che vogliamo, più vivibile e sostenibile». Nei mesi scorsi, dopo aver completato l'intervento di riqualificazione, l'ente ha esteso la zona 30 anche in via Marruvio».lo studioA ogni modo, il Comune è pronto a rivedere i limiti in base alle situazioni di pericolo: «Abbiamo abbassato il limite in alcune strade a seconda del livello di pericolosità, l'ipotesi è quella di rivederle in alcune situazioni», sottolinea Cipollone, «per evitare ogni rischio per pedoni, ciclisti ma anche per gli stessi automobilisti». i controlliUn modello che punta alla sicurezza ma anche a snellire il traffico in centro città. La "falla" è rappresentata dalla difficoltà nel rilevare la velocità dei veicoli. Sul tema Luca Montanari, comandante della polizia locale di Avezzano, ha più volte puntato il dito contro la normativa vigente del Codice della strada che penalizza il posizionamento degli autovelox nei centri urbani: sulle strade comunali si possono installare apparecchi fissi senza la presenza di un agente che contesti in loco la violazione commessa, purché lo strumento sia ben visibile e segnalato da cartelli posti ad almeno 80 metri di distanza. All'interno delle città, inoltre, gli autovelox sono consentiti solo sulle "strade a scorrimento".le polemicheIl caso delle zone 30 è tornato ad alimentare il dibattito pubblico e politico dopo che il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha disposto il limite di 30 all'ora sulle strade urbane della città felsinea. Un modello che però non è piaciuto al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini che ha parlato di un «danno per tutti i cittadini». Il caso è montato dopo che dallo scorso 16 gennaio il Comune di Bologna ha elevato le prime sanzioni agli automobilisti indisciplinati. |
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