ROMA Luigi Di Maio torna a rievocare, anche da ministro degli Esteri, lo stop della concessione di Autostrade per l'Italia. Dice che «è anche in questo programma di governo», e si deve riferire alla revoca parziale sulla tratta del Ponte Morandi, come vorrebbe l'accordo sul tavolo del premier, Giuseppe Conte, in vista della revisione delle concessioni. Per ora la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli si limita a parlare di revisione «rimettendosi a Conte». Non a caso Di Maio riapre il dossier dopo le nuove misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta sui report ammorbiditi sulle condizioni dei viadotti gestite da Autostrade per l'Italia. Un nuovo terremoto per la galassia Atlantia che spinge a un cambio di passo l'azionista Benetton, pronto ora più che mai alla «salvaguardia della propria reputazione». Ma anche a mettere davanti a tutto la «massima trasparenza». Ecco perchè Aspi ha pubblicato online le schede che certificano «la piena sicurezza» del viadotto Pecetti e del ponticello Paolillo. Lo ha fatto poco prima che arrivasse ieri sera l'ennesimo tassello nel dossier: la Procura di Genova ha indagato per favoreggiamento un avvocato di Milano, Fabio Freddi, dello studio Andreano, e Valentina Maresca, membro dell'ufficio legale di Spea. Per gli investigatori avrebbero suggerito e acquistato i jammer, i disturbatori di frequenza, da dare agli indagati dell'inchiesta sul Morandi per evitare di essere intercettati. Non solo. La stessa Procura ha poi trasmesso una parte degli atti ad Avellino, dopo che in una conversazione Paolo Berti, ex numero tre di Aspi, «confessa» all'ex capo delle manutenzioni nazionali Michele Donferri Mitelli di avere mentito al processo per la strage del bus in cui persero la vita in 40.
SPEA SUL MERCATO Il clima è quello delle decisioni rapide e necessarie. E allora dopo i tre arresti domiciliari e le sei misure interdittive scattate venerdì con l'inchiesta bis sul Ponte Morandi che tocca i rapporti ammorbiditi sulle condizioni dei viadotti Pecetti e Paolillo gestiti da Aspi, sono arrivate ieri le contromisure di Spea, controllata del gruppo Atlantia-Autostrade, con la sospensione dei 4 dipendenti coinvolti e le dimissioni del cda. In vista, forse come dice qualcuno in vista della decisione di Atlantia di mettere sul mercato la stessa Spea. Domani ci sarà poi il cda straordinario di Aspi, subito dopo la sospensione dei due dipendenti sotto provvedimento cautelare per poi «valutare ulteriori iniziative». Ma anche Edizione «prenderà senza indugio e nell'immediato tutte le iniziative doverose e necessarie» in nome della «credibilità, reputazione e buon nome» di azionisti e aziende.