Data: 01/03/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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«Autobus vecchi e treni spesso soppressi» I sindacati di Tua di Lanciano annunciano lo stato di agitazione: impegni presi un anno fa e disattesi
LANCIANO Sono in stato di agitazione i lavoratori delle divisioni gomma e ferro Tua di Lanciano. Dopo l'assemblea tenuta giovedì scorso nel deposito autolinee di via Follani, le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, hanno fatto richiesta di incontro urgente ai vertici aziendali - il presidente del Cda Gabriele De Angelis, il direttore generale Maxmilian Di Pasquale, il responsabile relazioni industriali Pierluigi Venditti - come prevede la prima fase delle procedure di "raffreddamento e conciliazione". Nel documento firmato da Patrizio Gobeo (Filt Cgil), Gianni Gaspani (Fit Cisl), Pietro Angileri (Uil Trasporti) e Pasquale Romano (Faisa Cisal), si ricordano gli impegni assunti dal direttore generale nell'ultima visita ispettiva da parte di Regione Abruzzo e, dopo un anno (era il 10 gennaio 2022), rimasti disattesi, e si elencano le gravi criticità tecniche emerse nell'ultimo periodo. Per quanto riguarda la divisione gomma, persistono l'«inadeguatezza di locali consoni al personale amministrativo in pianta stabile, l'assenza di locali per il personale, viaggiante e d'officina, relegato in un box di lamiera all'ingresso dello stabile e l'assenza di una sala medica (125 lavoratori in forza)»; a questo si aggiungono le difficoltà dovute «all'assenza di autobus di scorta per esaurimento di mezzi efficaci, all'alta vetustà del parco mezzi e alla grave carenza di personale d'officina in organico».Sabato scorso, ad esempio, un bus della linea Pescara-Lanciano ha registrato un'anomalia all'impianto elettrico e ha dovuto essere sostituito per garantire la corsa. «Il territorio servito dall'unità di produzione di Lanciano si è allargato a nuove sedi, ma i mezzi sono rimasti quelli di una volta», spiegano i sindacati, «autobus vecchi che presentano spesso anomalie e vengono riparati perché ripartano al più presto. Ma in officina non c'è personale sufficiente a riparare i mezzi. Dal 1° febbraio dovevano entrare in servizio tre nuovi meccanici, ma ancora niente. Quindi capita sempre più spesso che le corse saltino». Non va meglio per la divisione ferro. «I correttivi promessi negli scorsi incontri inerenti l'organico del personale viaggiante non sono sufficienti a garantire la regolarità dell'esercizio», sostengono i sindacati, «e la fruizione di ferie e permessi continuano contestualmente grazie alla disponibilità dei lavoratori». La carenza di personale ha spesso come conseguenza la soppressione di treni, che tanti disagi creano a studenti e lavoratori pendolari. Anche la nuova tratta ferroviaria Lanciano-Roma San Pietro, recentemente autorizzata dalla giunta regionale, desta preoccupazione: «Allo stato attuale non si comprende con quale materiale rotabile e quale personale verrà effettuata».
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