Autobus “fuori legge” e inquinanti, il Molise vìola lo stop. Niro minimizza: “Problema di tutte le Regioni”
Da quasi un anno sulle strade molisane continuano a viaggiare mezzi a gasolio o a benzina 'euro 0' in barba al divieto entro in vigore lo scorso anno e previsto dalla legge di Stabilità. Mentre la Filt Cgil lancia accuse al vetriolo, l'assessore regionale si difende: "Questa situazione è nota pure al Ministero, ma le forniture di mezzi non ci saranno prima di un anno". Intanto a fine novembre dovrebbe essere pubblicato il nuovo bando per il gestore unico, poi il piano regionale dei trasporti che "prevede variazioni importanti".
Probabilmente quasi tutti gli autobus in circolazione nella nostra regione sono “fuori legge”, oltre che vecchi e usurati. Da quasi un anno continuano a viaggiare sulle strade molisane in barba ad un divieto entrato in vigore lo scorso 1 gennaio: blocco dei mezzi ‘euro 0’, ossia inquinanti. Lo prevedeva la legge di Stabilità 2015 e lo ha ricordato di recente lo stesso Ministero dei trasporti che non ha concesso deroghe alle Regioni. Stop quindi ai veicoli a motore di categoria M2 ed M3, ossia gli autobus alimentati a benzina o gasolio. Un modo per svecchiare mezzi che in media hanno 11,4 anni (media nazionale), il doppio di quella europea (7,5 anni). Nella nostra Regione l’88% dei mezzi è stata immatricolata prima del 2012. E quindi in Molise i pullman inquinanti continuano tranquillamente a circolare. Lo stesso Ministero, che finora non ha previsto neppure agevolazioni per la rottamazione, nel frattempo ‘scarica’ la responsabilità sulle Regioni e sui Comuni che gestiscono il servizio. A loro “compete l’autorizzazione all’utilizzo degli autobus da adibire all’esercizio del trasporto pubblico locale (autolinee il cui percorso attraversa non più di due Regioni) e di quelli da adibire all’attività di noleggio con conducente”. Sono questi i principali passaggi della nota inviata da Roma alla Prefettura di Campobasso e alla Filt Cgil che aveva denunciato le irregolarità con cui il servizio di trasporto viene svolto in Molise e in Abruzzo.In realtà, tali criticità si riscontrerebbero in tutta Italia, almeno stando alle dichiarazioni rilasciate a Primonumero dall’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Niro: “E’ un problema che riguarda tutte le Regioni, le conosce pure il Ministero. Ma le forniture di mezzi non ci saranno prima di un anno”. I l che vuol dire che il parco autobus è ‘fuori legge’ a livello nazionale. Mal comune mezzo gaudio allora? Non proprio. In attesa di capire se scatteranno provvedimenti nei confronti degli enti inadempienti, la Filt Cgil ha lanciato accuse al vetriolo: “Ci chiediamo come sia possibile che le Regioni Abruzzo e Molise non abbiamo imposto il fermo immediato di questi mezzi inquinanti a partire dal 1° gennaio 2019 così come prevede una legge dello Stato”. Insomma, se hanno circolato finora, è impossibile che sarà interrotta la corsa dei mezzi ‘fuori legge’. “Noi intanto fra un mese e mezzo partiamo con il bando di gara per il gestore unico”, sottolinea ancora Niro. Entro fine novembre tutto dovrebbe essere pronto per uno di quei provvedimenti di cui si parla da un decennio nella nostra regione e che sono rimasti ancora su carta. I primi atti risalgono al 2011. Questa estate qualche piccolo passo in avanti è stato fatto: è stata almeno firmata la convenzione con il Ministero. Poi entro 90 giorni la pubblicazione della gara di appalto per scegliere il gestore unico del servizio che dovrà svecchiare anche il parco mezzi. “Nei contratti di servizio firmati dalla vecchia amministrazione – spiega l’assessore – è previsto che le aziende devono garantire la funzionalità del parco automezzi, noi abbiamo pronto il bando di gara e forse sono riuscito a recuperare i fondi 2015 – 2016 non spesi e che stavano per essere disimpegnati dallo Stato. Stiamo aspettando la firma del decreto ministeriale da parte del ministro, ma è già stato licenziato dalla Conferenza Stato Regioni. Quindi siamo pronti ma se manca questo atto, non possiamo pubblicare il bando di gara”. Così come, a detta di Niro, il Ministero ha bloccato i finanziamenti da 3,7 miliardi di euro (2,2 miliardi per le Regioni e 1,5 miliardi di euro per le Città metropolitane) per l’acquisto di mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno). Al Sud dovrebbe essere riconosciuto circa il 34% delle risorse stanziate. “Al momento però si rileva che né l’Abruzzo, né il Molise, siano state in grado di intercettare queste risorse”, l’accusa della Filt Cgil . “Il nuovo ministro (Paola de Micheli, ndr) si è insediata da poco e ancora non si procede al riparto dei finanziamenti 2018-2019”, ha osservato l’assessore regionale. Anzi, “noi stiamo cercando di far capire al Ministero che abbiamo bisogno di una deroga perchè vorremmo comprare non i mezzi da 14 o da 12 metri, ma autobus più piccoli e funzionali anche alla luce del nuovo piano regionale dei trasporti, nel quale ci saranno variazioni importanti”. Intanto il caso degli autobus inquinanti sarà all’attenzione del Consiglio regionale su iniziativa del Movimento 5 Stelle che ha presentato un’interrogazione a firma di Angelo Primiani: Ho presentato una interrogazione in cui chiedo al governatore Donato Toma e all’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Niro, se la Regione abbia ottemperato alle disposizioni di legge che da inizio anno vietano la circolazione di veicoli ‘Euro 0’ e se abbia espletato tutte le attività utili ad adeguare le flotte agli obblighi di legge comunicandole ai gestori del servizio di trasporto pubblico locale, agli uffici di motorizzazione e alle imprese assicuratrici. Se lo ha fatto, Toma e Niro devono spiegare come e devono fornire i relativi atti. Molto più semplicemente chiedo di sapere se in Molise circolano ancora autobus ‘Euro 0’ e, nel caso, quanti sono. Chiedo quindi ai vertici regionali di fare chiarezza. Non vorremmo che alla gestione fallimentare del tpl si aggiungano anche danni all’ambiente e alla salute pubblica. Sarebbe davvero ridicolo che mentre il Parlamento discute il Decreto clima, contenente anche sconti sull’abbonamento dei mezzi pubblici per i cittadini che rottamano fino a ‘Euro 3’, in Molise circolano ancora autobus ‘Euro 0’, i più vecchi e i più inquinanti”.