L'AQUILA Va a componendosi il quadro politico delle nomine regionali in enti e società partecipate. Ieri, a palazzo dell'Emiciclo, all'Aquila, è andato in scena il secondo vertice di maggioranza convocato ad hoc sull'argomento. Erano presenti i vertici della Lega, ovvero il responsabile delle relazioni con gli enti locali, il deputato Luigi D'Eramo e il capogruppo in consiglio regionale Pietro Quaresimale (assente il coordinatore Giuseppe Bellachioma, per motivi di carattere personale), il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano e quello di Fratelli d'Italia Etel Sigismondi. Assente l'Udc, che aveva lanciato strali alle governatore Marco Marsilio proprio per essere stato estromesso dalla riunione precedente. Stavolta l'invito è regolarmente partito, ma il coordinatore regionale, Enrico Di Giuseppantonio, ha preferito marcare l'assenza con la necessità di un chiarimento politico più generale nei rapporti tra il partito e il resto della coalizione. Ultimo episodio significativo in questo senso è stato la votazione con cui è stato eletto il forzista Umberto D'Annuntiis a presidente della commissione Speciale per l'attuazione e le modifiche allo statuto, per la modifica della legge elettorale per lo studio del regionalismo differenziato. Una casella che avrebbe dovuto essere ad appannaggio di Marianna Scoccia, unico consigliere eletto dai centristi. La goccia, questa, che probabilmente ha finito per far traboccare il vaso.
PASSI AVANTIIn ogni caso l'intesa sulle nomine non è ancora fatta, tanto che è stato necessario convocare un nuovo summit per lunedì prossimo. Nell'incontro di ieri, però, sono stati fatti significativi passi in avanti, pur in assenza di tabelle cencelliane. Il nodo è legato anche alle scadenze. Non tutte le società e gli enti, infatti, hanno la necessità di rinnovare nell'immediato i propri organi. Si è comunque parlato anche di quelle per le quali ci sarà da attendere un arco temporale maggiore. La Lega, per esempio, punta a tutti gli enti di maggiore peso: Fira, la finanziaria regionale, Abruzzo sviluppo e Saga, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Pescara. Ente, quest'ultimo, che è ambito anche da Fratelli d'Italia e Udc, la cui scadenza è fissata tra i due anni. Su Abruzzo Sviluppo punta anche il governatore Marco Marsilio, in quella che dovrebbe essere una sorta di quota a lui riservata. Per questa casella, infatti, è stato individuato l'economista Stefano Cianciotta, su cui pare esserci una generale condivisione. Alla fine è probabile che il governatore la spunterà. In cambio, per così dire, la Lega potrebbe indicare la presidenza dell'Istituto zooprofilattico di Teramo. L'intesa andrà ancora costruita, probabilmente se ne riparlerà lunedì.
Le nomine più urgenti sono quelle di competenza del consiglio regionale. Su Adsu, l'azienda regionale per il Diritto allo studio, se ne riparlerà lunedì. Esiste, comunque, un accordo di massima. Anche su Arap la situazione va delineandosi. Il candidato più accreditato pare essere Giuseppe Savini, consigliere uscente, in quota Forza Italia. Accordo anche per le Ater, le aziende regionali che gestiscono il patrimonio degli alloggi popolari, per cui si è arrivati a un modello 3-1-1, inteso come Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Insomma, il grosso è fatto. Restano da limare gli ultimi dettagli e soprattutto resta da chiarire la questione Udc. È probabile che oggi il partito centrista diffonda una nota con cui spiegare la propria posizione alla luce dell'assenza di ieri. Una richiesta di chiarimento che va in doppia direzione: sia nei confronti del governatore Marsilio e sia nei confronti di Forza Italia, con cui è stata siglata un'intesa a livello nazionale per creare una federazione politica. Tutti nodi che andranno sciolti quanto prima.