Data: 09/04/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Assegno unico, corsa all'Isee 3 mesi per scongiurare il taglio. C'è tempo fino a giugno per aggiornare all'Inps la situazione economica, poi addio agli arretrati
ROMA Per continuare a ricevere l'assegno unico non sarà necessario presentare una nuova domanda all'Inps. Ma per ottenere l'importo "pieno" del sostegno ai figli, sarà invece necessario aggiornare l'Isee, l'indicatore di ricchezza della famiglia. Chi non aggiorna l'indicatore sintetico della situazione economica attraverso la presentazione di una Dsu (la dichiarazione sostitutiva unica) all'Inps, continuerà a percepire l'assegno unico per i figli ma calcolato al suo valore "minimo". Sono alcune delle indicazioni contenute nella nuova circolare attuativa dello strumento diffusa dall'Istituto nazionale di previdenza. Un provvedimento molto atteso, dopo che il governo Meloni con l'ultima legge di Bilancio, ha aumentato alcuni importi dell'assegno unico. Innanzitutto, a partire dal primo gennaio di quest'anno, l'importo per i figli a carico che hanno meno di un anno, è stato aumentato del 50 per cento. Per esempio, spiega l'Inps nella sua circolare, per una famiglia con un Isee di 15 mila euro e due figli a carico, il secondo dei quali minore di un anno, riceverà per quest'ultimo un assegno unico di 283,80 euro al mese invece che di 175 euro come previsto con il vecchio sistema.
IL PASSAGGIO - La stessa maggiorazione del 50 per cento, viene riconosciuta anche ai nuclei con tre o più figli ma solo per i bambini compresi tra uno e tre anni di età. E a patto però che la famiglia abbia un Isee massimo di 43.240 euro. Quest'ultimo importo era fino allo scorso anno di 40 mila euro, ma è stato aggiornato dall'Inps che lo ha adeguato all'inflazione. Anche in questo caso la circolare dell'Inps riporta un esempio pratico per far comprendere la novità. Il caso riportato è quello di una famiglia con tre figli, uno di 25 anni, uno di 14 e uno di due anni. E un Isee di 25 mila euro. In questo caso al primo figlio non spetta nessun assegno, avendo superato la soglia dell'età che ne dà diritto. Al secondo figlio spettano 144,9 euro mensili, mentre al terzo figlio spettano 217,35 euro. La famiglia poi, ha diritto alla "maggiorazione" di 67 euro per i nuclei numerosi.
La terza novità introdotta con la manovra di Bilancio dello scorso anno, e che viene attuata dalla circolare dell'Inps, è l'aumento della maggiorazione per i nuclei con più di quattro figli. Il "bonus" per il nucleo viene aumentato del 50 per cento. La presenza di quattro ragazzi nel nucleo familiare, insomma, fa scattare la maggiorazione per le famiglie numerose che dà diritto di percepire, da quest'anno, altri 150 euro mensili.
L'assegno unico varia, va ricordato, al variare dell'Isee e all'età dei figli. Per quanto riguarda l'indicatore sintetico della situazione economica, come detto, deve essere aggiornato per ottenere l'assegno "pieno". Chi non lo fa, otterrà dall'Inps solo l'importo base. Per aggiornare l'Isee ci sarà tempo fino al 30 giugno prossimo. Se entro quella data l'aggiornamento sarà stato effettuato, l'Inps pagherà anche tutti gli arretrati (la differenza tra l'importo dovuto e quello "minimo" percepito). Ma chi sforerà il termine del 30 giugno per aggiornare l'Isee, perderà il diritto a ottenere gli arretrati.
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