Data: 14/02/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Ascensore fuori servizio la stazione è inaccessibile. A Montesilvano Rfi prevede uno stop di un mese per ripristinare il servizio. Ferrante: «Treni negati, danneggiati disabili, anziani e donne in gravidanza»
MONTESILVANO È di nuovo fuori uso l'ascensore della stazione di Montesilvano che permette alle persone diversamente abili, o con ridotta mobilità, di accedere ai binari. A segnalare l'accaduto è Claudio Ferrante, presidente di Carrozzine determinate, che parla di «grave discriminazione» ai danni anche di anziani, donne in gravidanza, genitori con passeggini, persone non vedenti. "Si avverte la gentile clientela che l'ascensore è in manutenzione. Il servizio si legge sul laconico avviso in lingua italiana e inglese - sarà ripristinato il 3 marzo". Il cartello è comparso lo scorso 9 febbraio, «ma non sappiamo con certezza se il guasto risale effettivamente a quella data», afferma Ferrante, che ricorda con quanto impegno l'associazione si è battuta affinché nella stazione di Montesilvano venisse installato l'impianto. Un percorso iniziato nel 2015 e concluso a fine 2018 con la messa in esercizio dell'ascensore che per molte persone rappresenta l'unico modo di accedere ai binari, dal momento che non sono in condizione di affrontare le scale.
Ferrante parla di «storie di ordinaria discriminazione e violazione dei diritti umani. Con l'ascensore fermo il diritto alla mobilità delle persone con disabilità è calpestato, perché per salire e scendere dai binari devono essere prese in braccio. Un'umiliazione incalza - perché non è stato previsto alcun servizio alternativo per garantire il diritto alla mobilità di chi, di fatto, non potendo raggiungere i binari non può viaggiare in treno».
LA STORIA - L'8 giugno del 2022, prosegue Ferrante, sempre a Montesilvano a essere presa in braccio, perché l'ascensore non funzionava, era stata una ragazza di Pescara che doveva prendere il treno. La settimana successiva alla stazione di Pescara Portanuova era successo a una bambina in carrozzina. Un caso analogo era accaduto anche a Silvi il 22 aprile, quando «un ragazzo con disabilità con la sua carrozzina è stato trasportato su e giù per le scale perché la stazione è priva di ascensore». Un problema, dunque, che non riguarda soltanto le stazioni di Pescara e Montesilvano. «Non è grave il fatto che un ascensore si sia rotto, ma è inaccettabile, inqualificabile e vergognoso che venga riparato dopo un mese. Mi viene da chiedere se la manutenzione viene effettuata regolarmente, ma soprattutto non ritengo accettabile che un servizio destinato al pubblico, e che per le persone con disabilità riveste il carattere dell'essenzialità, viene ripristinato dopo un mese. In pratica, una persona diversamente abile che sale a Pescara per andare a Montesilvano una volta arrivata a destinazione resta sequestrata nella stazione, visto che senza ascensore non può a scendere dai binari. A meno che qualcuno non la prenda in braccio. E questa è un'umiliazione, oltre che una presa in giro». Sul sito di Rfi, osserva Ferrante, si legge che la società si impegna a "garantire l'accessibilità delle stazioni a tutti i cittadini. Dedichiamo - assicurano - una particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta mobilità". Carrozzine determinate chiede che si proceda immediatamente alla riparazione dell'ascensore della stazione, che e venga predisposto un piano di manutenzione costante, e soprattutto che Rfi metta a disposizione un mezzo alternativo accessibile e gratuito «per quei cittadini che a causa di quell'ascensore sono discriminati e umiliati». Ferrante lancia anche un appello al sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, e al consigliere alle politiche per l'accessibilità, Giuseppe Manganiello, «affinché anche la Giunta di Montesilvano e il consiglio comunale pretendano di mettere fine al danno che l'intera città subisce».
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