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Data: 19/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Anci, D'Alberto è il nuovo presidente Il sindaco di Teramo (centrosinistra) guiderà l'associazione degli enti locali, ma nel direttivo vince il centrodestra 8 a 6

CHIETI Dopo Vasto tocca a Teramo. Dopo Luciano Lapenna, Gianguido D'Alberto sale al vertice dell'Anci abruzzese e ci resterà per cinque anni. Il centrosinistra quindi si tiene stretta la presidenza dell'associazione dei Comuni, ma al centrodestra va la maggioranza dei componenti del direttivo: 8 contro 6. È finita così l'elezione del sindacato dei Comuni che si è svolta ieri pomeriggio a Chieti ed ha accontentato tutti grazie a un lavoro di mediazione - tra i partiti e dietro le quinte - di cui Umberto Di Primio, sindaco di Chieti e vice presidente nazionale dell'Anci, rivendica la paternità. Se non fosse stata per una correzione fatta sul filo di lana, con l'inserimento dei nomi di tre donne nell'unica lista in corsa che era tutta al maschile, e composta da 14 amministratori comunali, potremmo parlare di una votazione perfetta. Ora diciamo che lo è quasi. «Il nuovo presidente dell'Anci è unitario, frutto di un accordo che ha permesso di far votare una sola lista. Pur sapendo che, se ci fossimo contati, il risultato sarebbe stato incerto, seppure a favore del centrodestra, abbiamo deciso che il presidente sarebbe stato del centrosinistra, riequilibrando numeri e cariche, in base all'importanza demografica della città, con gli eletti nel direttivo e nel consiglio nazionale», è il commento a caldo di Di Primio che ha presieduto l'assembla affiancato dal sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, dell'ufficio di presidenza nazionale; il presidente uscente Lapenna e il direttore dell'Anci, Massimo Luciani, anch'egli uscente. La sua sostituzione sarà decisa dal direttivo su proposta di D'Alberto. Ma si sa già che il posto toccherà al centrodestra.Ecco tutti gli eletti: oltre al neo presidente D'Alberto, al quale sono subito giunte le congratulazioni di Michele Fina, segretario regionale del Pd, fanno parte del direttivo Rocco Micucci, sindaco di Rapino, che diventerà vice, Enio Pavone, consigliere comunale di Roseto, Fabio Adezio, sindaco di Miglianico, Andrea Scordella, sindaco di Silvi, Francesco Ciciotti, sindaco di Capistrello, Matteo Perazzetti, sindaco di Città Sant'Angelo, Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia, Mauro Tordone, consigliere comunale di Balsorano, Marco Giusti, sindaco di Scoppito, Emanuele Pavone, consigliere comunale di Montebello di Bertona, Anna Mastroddi, consigliera comunale di Tagliacozzo, Giovanni Paolo Rosato, sindaco di Taranta Peligna, Marika Bolognese, consigliera comunale di San Salvo e infine Alessandra Ciccarelli, vice sindaco di Alba Adriatica.Al centrodestra vanno anche la presidente del collegio dei revisori dei conti, affidata a Maurizio Bucci, primo cittadino di Gamberale, e due dei tre posti disponibili per il consiglio nazionale con Tiziana Magnacca, sindaca di San Salvo e Di Giuseppantonio, mentre per il centrosinistra è stato eletto Luciano Di Lorito, primo cittadino di Spoltore.


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