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Data: 17/09/2019
Testata Giornalistica: PRIMO PIANO MOLISE
    PRIMO PIANO MOLISE

Anche i trasporti in piano di rientro: 24 milioni di debito con Trenitalia

CAMPOBASSO. Regione Molise inadempiente nel rapporto di servizio con Trenitalia: è questa l’accusa mossa dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che annunciano una interrogazione in Consiglio e un esposto alla Corte dei Conti. I pentastellati hanno anche quantificato l’importo del debito: quasi 24 milioni di euro. Il tema, come è evidente, ha un forte impatto sui cittadini molisani, alle prese con quotidiani disservizi: guasti, ritardi nelle partenze e negli arrivi, soste forzate per consentire il transito di altri convogli visto che il 90% della rete ferroviaria molisana è ancora a binario unico e poi il famigerato ‘binario 20 bis’ della stazione Termini, capolinea per i convogli molisani, una sorta di «non luogo» che costringe a lunghe e faticose camminate per arrivare al terminal vero e proprio. Un servizio, quello del trasporto su ferro, che di fatto non coincide con i costi che ogni anno la Regione Molise dovrebbe sostenere. E il condizionale – stando alle dichiarazioni dei consiglieri del Movimento mai come questa volta è d’obbligo. «Il debito è quello accumulato nel 2018 e comprende anche 1 milione e 700mila euro di interessi di mora per ritardati pagamenti » spiegano i pentastellati che rimarcano come si tratti del vero problema che tiene ingabbiata la regione, in un isolamento duro a morire. Sì, perché, se a fronte di un contratto regolarmente sottoscritto poi non si versa il dovuto, l’altro contraente avrebbe tutto il diritto di non corrispondere quei servizi, ratificati su carta e non pagati. « Nonostante alla fine del 2016 il Governo Renzi abbia dato il via libera al risanamento del debito di 90 milioni di euro che la Regione aveva accumulato nei confronti di Trenitalia attraverso l’utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione, aprendo così la strada alla stipula del nuovo accordo contrattuale spiegano i portavoce M5S dal 2017 la Regione, invece di inaugurare una nuova stagione virtuosa, ha accumulato nuovi debiti». Che ad oggi ammontano, appunto, a 24 milioni di euro. «Nonostante l’impegno contrattuale assunto con Trenitalia, sembra che la Regione non paghi alla società i corrispettivi dovuti per l’espletamento del servizio e non svolga le proprie funzioni ispettive sulla qualità delle prestazioni erogate. Ecco dov’è la causa di un problema che tiene isolata la nostra regione – continuano i pentastellati già martoriata sotto molti aspetti». Debito creato nel 2018, secondo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e di cui «il presidente Toma e l’assessore Vincenzo Niro non potevano non sapere. Infatti, il dirigente del Servizio Trasporti nel luglio del 2018, con una precisa nota, ha richiesto al Servizio Bilancio uno stanziamento di oltre 16 milioni di euro per permettere il pagamento a Trenitalia delle prestazioni contrattualmente pattuite. In risposta, la maggioranza ha deciso di non decidere: non ha stanziato le risorse richieste e nemmeno ha avviato la procedura prescritta dalla legge per il riconoscimento del debito fuori bilancio ». I consiglieri si spingono oltre. «Qualora Toma volesse addossare la responsabilità alla precedente amministrazione, dovrà dirci se ha provveduto a segnalare alle autorità competenti eventuali irregolarità, perché è obbligato a farlo. Appare evidente, in una situazione come questa dicono i pentastellati che Trenitalia non sia ‘motivata’ a investire per migliorare i servizi, come previsto nel contratto: l’acquisto di nuovi treni o il cosiddetto revamping, cioè la ristrutturazione, potrebbero risolvere molti problemi legati alle corse in ritardo, soppresse o ai convogli fatiscenti». Perché la Regione Molise continua ad accumulare debiti con Trenitalia? «La risposta è più semplice di quanto si possa pensare – replicano dal Movimento : perché non apposta in bilancio le risorse per coprire i relativi costi, utilizzando la quasi totalità delle risorse per il pagamento del trasporto pubblico su gomma, con i risultati che sono noti a tutti i pendolari molisani. Ebbene sì. Malgrado lo Stato garantisca annualmente trasferimenti per oltre 35 milioni di euro per il funzionamento del trasporto pubblico locale (ferro e gomma) continuano i consiglieri del gruppo M5S Molise la Regione non copre la restante parte di sua competenza. E, forse consapevole di essere ‘dalla parte del torto’, non applica o non può applicare a Trenitalia le penali per disservizi previste nel contratto ». E, su questo fronte, si apre un altro capitolo. «Abbiamo notato che solo in data 6 settembre 2019, dopo un nostro accesso agli atti per poter visionare le contestazioni della Regione Molise a Trenitalia, l’ufficio competente si è affrettato a designare tre funzionari per effettuare controlli e richiami legati ai disservizi. Ciò vuol dire che la Regione Molise, a distanza di oltre due anni dalla sottoscrizione del nuovo contratto, non aveva mai segnalato i disservizi e non aveva addirittura designato il personale che avrebbe dovuto effettuare controlli. Abbiamo anche chiesto se, nonostante l’assenza di un team addetto ai controlli, la Regione Molise abbia addebitato a Trenitalia le penali per disservizi. Ma su questo punto attendiamo ancora la documentazione per avere il quadro completo». Come sarà sanato il debito milionario con Trenitalia, come si troveranno le coperture per poter ripianare l’esposizione da 23 milioni di euro? Domanda lecita, con risposta aperta. L’ipotesi di un «piano di rientro dal debito» anche per la questione trasporti su ferro prende piede. A fine luglio, nel corso di una riunione urgente con le parti interessate, le strutture regionali e i referenti del Trenitalia avrebbero discusso della situazione contabile e contrattuale. Agli inizi di agosto, poi, sarebbe stata avanzata, proprio da Trenitalia, la proposta di una soluzione all’esposizione debitoria della Regione Molise: un piano di rientro, suddiviso in sette rate. «Intanto, sulle ‘tasche’ dei molisani grava un nuovo debito, dovuto alle inefficienze politicoamministrative di questo e dei precedenti governi regionali. affermano ancora i pentastellati E dove troverà i soldi per le coperture il presidente Toma? Farà un nuovo mutuo? Aumenterà la pressione fiscale? Ridurrà le spese? I cittadini molisani a chi devono attribuire le responsabilità di un modus operandi così discutibile? Ce lo dirà la Corte dei Conti – concludono i consiglieri del Movimento alla quale invieremo un esposto per far luce sulla vicenda. Certo, questo triste capitolo andrà ad aggiungersi a operazioni contabili non corrette e a squilibri su partite di Bilancio del 201718 per un importo pari a 15 milioni di euro: altre pagine spiacevoli della gestione dei soldi dei molisani, che la Corte dei Conti ha già individuato questa estate».


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