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Data: 06/02/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Ama, i sindacati: «No a chi contrasta »

Dopo l'accordo raggiunto per Ama sulla contrattazione di secondo livello ci sono frizioni tra i lavoratori, tra quelli assunti prima del 1999 e quelli dopo. I sindacati cercano di trovare un punto di incontro per il referendum e con una nota interna indirizzata ai lavoratori, firmata da alcune sigle, invitano i dipendenti Ama al buon senso sostanzialmente invitando gli assunti pre 99 a non pensare alle proprie posizioni personali pena il rischio di vanificare quanto raggiunto finora. In questo quadro entrano a gamba tesa, con una nota, pure i lavoratori Ama assunti invece dopo il 1999. La Città - scrivono - si è fatta carico di salvare l'azienda, noi abbiamo cercato in questo ultimo mese, attraverso le nostre rappresentanze sindacali, un nuovo accordo aziendale che normasse e regolasse il nostro lavoro. Ipotesi sottoposta al referendum. Noi lavoriamo convintamente perché quell'ipotesi divenga il nostro nuovo contratto aziendale. Non ci stiamo a lasciare ad alcuni dei nostri colleghi un racconto parziale. Noi abbiamo bisogno di quell'accordo. Non abbiamo lottato per poi farci ricattare dall'ingordigia di una parte di nostri colleghi, abituati ad una condizione di privilegio difficile da spiegare al di fuori delle mura di Ama Spa. Per questi lavoratori la minaccia di vertenze è inaccettabile e rischia di mettere a rischio la sopravvivenza dell'azienda. Per i sindacati la condizione in atto in questi anni è stata di una divisione legata a trattamenti economici e normativi derivante da vecchi accordi sbagliati che hanno generato salari ingiustamente diversificati. L'obiettivo del nuovo accordo aziendale, fanno notare, è stato quello di ripartire le ridotte risorse. 


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