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Data: 15/11/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Ama, è il giorno della verità in Consiglio

Per l’Ama, l’azienda di trasporto pubblico locale, oggi è l’ultima chiamata. Scade il termine ultimo per approvare la ricapitalizzazione, altrimenti sarà liquidazione. Il consiglio comunale dirà l’ultima parola. Un consiglio che si preannuncia infuocato, con la presenza dei lavoratori che non ci stanno a pagare di tasca propria la ricapitalizzazione di un’azienda da troppo tempo in perdita. Il sindaco Pierluigi Biondi, davanti a loro, ha preso l’impegno preciso di presentare un emendamento per armonizzare i due piani, il Pef allegato all’addendum e il piano di ristrutturazione allegato alla ricapitalizzazione. Una ricapitalizzazione da 1 milione e 300 mila euro che ha annesso un piano che prevede però tagli pesanti sugli stipendi dei dipendenti. I consiglieri comunali sono chiamati a scegliere il futuro dell’Ama. Per i sindacati la ricapitalizzazione è essenziale per salvare i lavoratori, ma la scure dei tagli non può essere così, parlando di personale per il70% monoreddito. Stefano Palumbo, capogruppo del Pd, ricorda che fu proprio Biondi ad annunciare la sottoscrizione di un cronoprogramma con la Regione in base al quale, entro il 30 giugno del 2018, sarebbe avvenuta la fusione tra Ama e Tua. Soluzione caldeggiata anche da sindacati e lavoratori che, a seguito del taglio nel 2016 attuato dalla Regione di ben 900 mila euro, avrebbe garantito per Palumbo sia i livelli occupazioni che quelli salariali evitando esborsi dal bilancio comunale. «Per volontà di chi - dice - e per quali ragioni è stata bloccata la fusione tra Ama e Tua? Non fu a quello scopo che il Consiglio decise di estendere a 10 anni l’affidamento in house del trasporto pubblico locale all’Ama?Afronte del fallimento politico e amministrativo che il percorso intrapreso oggi dall’amministrazione Biondi ha prodotto, avrebbe senso riprendere il discorso della fusione tra le due aziende, considerando la presenza di vertici aquilani alla guida di Tua?». Per Palumbo è inaccettabile che a sorreggere il peso di questa situazione siano solo lavoratori e cittadini aquilani quando la Regione avrebbe tutti gli strumenti per farsene carico. I lavoratori dell’Ama intanto incassano la solidarietà dell’Unione degli studenti. «Come associazione studentesca - scrive l’Udu - non possiamo rimanere in silenzio. Il servizio pubblico se pur sottodimensionato e sottofinanziato è per gli studenti universitari e per le scuole, il principale mezzo di trasporto. Va assolutamente scongiurato il fallimento dell’azienda e al tempo stesso vanno tutelati i lavoratori. Alla Regione Abruzzo e al Comune noi chiediamo investimenti veri per risanare l’ente e per ampliare il servizio». L’associazione annuncia che oggi al Consiglio Comunale sarà presente per essere a fianco dei lavoratori dell’Ama.


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