Continua a tenere banco la situazione della società Autoservizi Cerella soprattutto su due fronti. Da un lato ci sono gli effetti immediati delle scelte della società per quanto riguarda il trasporto degli studenti verso le scuole di Vasto. Nell'accesso consiglio comunale di venerdì scorso aperto ai sindaci del territorio e ai vertici della stessa azienda e della Tua erano arrivate rassicurazioni. Non fidandosi, il primo cittadino di Palmoli, Giuseppe Masciulli, che sta guidando la protesta, sabato mattina si è recato in piazzale De Gasperi. Qui arrivano gli studenti del suo comune e di Carunchio (che viaggiano insieme dopo le modifiche alle corse) che frequentano il Mattei e il Mattioli. «Il pullman da Palmoli è arrivato alle 8,16. Il piazzale era vuoto perché tutti gli altri bus erano già andati via. Gli studenti di Palmoli e Carunchio sono i più penalizzati: arrivano per ultimi e sono costretti a entrare in ritardo a scuola. Questi sono i fatti che smentiscono le rassicurazioni della società Autoservizi Cerella». Dall'altro lato ci sono le preoccupazioni per le sorti della società e dei lavoratori. Sull'argomento è intervenuto anche il presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale, Manuele Marcovecchio: «Una cosa deve essere certa: i livelli occupazionali non devono essere toccati. Tagli non ce ne sono stati e non devono esserci. Non possiamo pensare che si faccia una delibera regionale per ripianare quello che c'è da ripianare. Non è più così. La Cerella ha una sua personalità giuridica. E se c'è qualcosa su cui la Corte dei conti va a impallinare le amministrazioni sono le transazioni. Verosimilmente, viste le sentenze, i crediti vantati dalla Cerella non sono esigibili. Cerchiamo di far sopravvivere la società con soluzioni tecnico giuridiche che consentano di prendere tempo. Va trovata una soluzione per le maestranze. Sono fiducioso, si può avviare un percorso con Tua e Regione».