Data: 30/09/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Alta velocità, Marsilio e l'asse adriatico Il governatore vedrà i colleghi di Marche e Molise. Obiettivo: una strategia comune sui trasporti
I risultati delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre hanno saldato politicamente la dorsale adriatica centrale, Marche-Abruzzo e Molise sotto le insegne del centrodestra con l'elezione del governatore marchigiano Francesco Acquaroli espressione di Fratelli d'Italia, come l'abruzzese Marco Marsilio; mentre Donato Toma, presidente del Molise quando venne eletto nel 2018 era in Forza Italia. Marsilio non ha lasciato passare due giorni per scrivere ai colleghi presidenti una lettera nella quale li invita a Pescara a un confronto sull'alta velocità, per «adottare una posizione comune» sull'estensione del corridoio europeo Ten-T lungo l'intera direttrice adriatica «e nello stesso tempo chiedere il riconoscimento del cosiddetto "Corridoio Mediterraneo" che unisce la direttrice Barcellona-Civitavecchia-Roma-Pescara-Ortona Ploce" per garantire le connessioni trasversali tirreno adriatiche». La chiamata alle armi dei governatori di centrodestra ha più che altro lo scopo di rilanciare l'iniziativa su un tema che il Covid e poi la campagna elettorale ha messo all'angolo. Il programma infrastrutturale ricordato da Marsilio è infatti condiviso, si può dire, da tutto l'arco costituzionale e dall'intero sistema produttivo regionale: dalla Lega ai 5 Stelle, dalle associazioni delle imprese ai sindacati, impegnati da tempo su questo tema grazie anche all'iniziativa degli esperti di logistica Antonio Nervegna ed Euclide Di Pretoro. Ci sono anche due accordi firmati da Regione Abruzzo e Regione Lazio sullo sviluppo della trasversalità (ma Nicola Zigaretti non è stato invitato a Pescara, anche se il segretario regionale del Pd Michele Fina ha reso pubblico un colloquio con Marsilio durante il quale il governatore ha assicurato che l'incontro con Zingaretti ci sarà). Il fronte su cui lavorare dunque non è quello interno o interregionale, ma quello romano ed europeo. Come ha ricordato Marsilio nella lettera, a Roma si sta lavorando al Piano nazionale di rilancio e resilienza (Pnrr) per accedere ai fondi europei del recovery plan (i 200 e passa miliardi); mentre in Europa si sta procedendo alla revisione dei Corridoi Ten-T. E' su questi due fronti che la politica e i portatori di interesse sono chiamati ad agire. E in particolare sul fronte del governo nazionale. «Il Pnrr», ha spiegato Marsilio ai colleghi governatori, «può rappresentare sin da subito una straordinaria opportunità per avviare una politica di investimenti per lo sviluppo dele reti di trasporto». Il problema per Marsilio (e per l'Abruzzo) è che Marche e Molise hanno già un piano per la trasversalità: le Marche stanno potenziando da tempo i collegamenti tra Ancona e i porti di Civitavecchia e Livorno; il Molise è nella Zes pugliese che si sta garantendo collegamenti veloci col Tirreno attraverso la ferrovia Bari-Napoli come parte del Corridoio 5 Scandinavo. La Civitavecchia-Ortona avrà modo e spazio per svilupparsi? L'incontro di Pescara potrebbe dare una risposta.
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