Data: 05/07/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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All’aeroporto la sede regionale Sasa.
L’incidente degli speleologi bloccati a Roccamorice è avvenuto proprio nel giorno in cui è stata inaugurata all’aeroporto di Pescara la sede regionale del Soccorso alpino e speleologico Abruzzo. Sede che rimarca l’importanza e l’attività quotidiana svolta da una realtà che lo scorso anno ha effettuato più di 300 interventi, a fronte di un aumento del 40% degli incidenti in montagna, con un incremento del 50% di incidenti mortali. Il servizio è attivo su tutto il territorio attraverso squadre che compongono la sezione alpina e altre in forza alla sezione speleologica, con l’ausilio di cani molecolari, jeep ed elicotteri. Il servizio opera in convenzione con quello sanitario regionale del 118 e la Regione nel 2014 ha riconosciuto il Sasa (Soccorso alpino e speleologico abruzzo) unico soggetto di riferimento per il soccorso medicalizzato in montagna, grotta, forra e ambiente impervio. «La nostra presenza in aeroporto è importante, anche perché le basi di elisoccorso del 118 - spiega il presidente Sasa, Daniele Perilli - sono proprio a Pescara e L’Aquila. Un tecnico di elisoccorso è parte integrante dell’equipaggio di volo e per 365 giorni l’anno, come da normativa Enac, si occupa della responsabilità della sicurezza a terra della componente sanitaria, rendendo possibile la medicalizzazione degli interventi. Nel 2019 c’è stato un incremento del 43% degli interventi: 221 le persone che ne hanno usufruito attraverso 162 missioni, e di queste 111 sono state tratte in salvo illese; 90 ferite e 5 ferite gravemente. Si è registrato invece purtroppo un aumento del 50% dei decessi in montagna, passato da 10 a 15». Il 60% degli incidenti in montagna consistono in cadute e scivolate, seguono l’incapacità di affrontare il percorso prescelto, la perdita di orientamento e i malori. Per il restante 40% si tratta di caduta massi, ritardo nel rientro e sfinimento. «La prevenzione - commenta Claudio D’Amario, direttore regionale del servizio Sanità - svolge un ruolo fondamentale in montagna, come dimostra l’aumento degli incidenti spesso frutto di scarsa esperienza e conoscenza dei percorsi. E’ poi vitale la formazione del personale di soccorso, perché i primi 5 minuti sono determinati per salvare una vita, per farlo però bisogna addestrarsi tutto l’anno». Al taglio del nastro ha fatto seguito la donazione di una jeep alla stazione del Sasa di Chieti, presenti il consigliere regionale Guerino Testa, Lucio Zazzara, presidente del Parco Majella; Maurizio Dantonio, presidente nazionale del Sasa, rappresentanti delle forze dell’ordine. |
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