ROMA. Delta Airlines torna in pista per Alitalia. Il colosso Usa non ha nessuna intenzione di lasciare campo libero a Lufthansa. Anzi. La mossa tedesca per portare la compagnia tricolore prima in Star Alliance e poi nell'orbita di Francoforte ha avuto un effetto dirompente, scatenando la reazione americana. Tanto è vero che il vettore a stelle strisce avrebbe offerto, in vista della costituzione della Newco e della messa a punto del piano industriale, piena disponibilità a cedere tutta una serie di rotte di pregio in Nord e Centro America, eliminando o quanto meno rivedendo una serie di vincoli che impedivano la crescita sul lungo raggio di Alitalia. Non è chiaro se l'offerta sia stata messa nero su bianco, di certo la gara tra Delta e Lufthansa per assicurarsi la partnership con la nuova compagnia di Stato italiana sta entrando nella fase calda. Sopratutto gli americani non vogliono lasciarsi sfuggire la possibilità di recuperare terreno in Europa in vista della (difficile) ripartenza del settore. E in questo quadro l'Italia e il suo rivestono un ruolo strategico. Il governo vuole infatti imprimere una forte accelerazione al dossier. Da questa settimana, ha annunciato infatti la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, «i quattro ministri (Patuanelli, Gualtieri, Catalfo e De Micheli) coinvolti si confronteranno sul decreto per la costituzione della Newco». E una volta istituita la nuova società, ha spiegato, «l'articolo di legge che abbiamo approvato prevede in 30 giorni la presentazione del piano industriale dettagliato alla Commissione Europea in cui ci sono anche le risposte sulle questione occupazionali, di natura finanziaria, sulla flotta e sulle rotte. Trenta giorni per poi finalmente provare a volare». E' evidente quindi che i giochi si faranno nelle prossime ore, a cavallo della settimana.
POSIZIONE DI FORZA Paradossalmente, proprio la nuova Alitalia di Stato, complice la gravissima crisi che ha colpito il settore, ha la possibilità di dare le carte, scegliendo l'alleanza commerciale più conveniente e non occupando più lo scomodo ruolo di cenerentola dei cieli. E se da una lato Delta è pronta a cedere slot e le ricche rotte verso l'America, Lufthansa offre il suo network continentale e sembra disponibile ad una partecipazione di minoranza nel capitale. Del resto un vettore con 70-80 aerei (molti dei quali nuovi di zecca) e circa 4.500 dipendenti, così come previsto dal piano industriale Alitalia, fa gola a tutti. E proprio partendo da questa posizione di forza che l'ad Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio, possono trattare. Il fatto poi che i dipendenti in esubero (circa 6.500) finiscano in una sorta di bad company in vista di una futura ricollocazione rende ancora più appetibile l'operazione. Non solo. Sarà proprio la bad company a dover rimborsare le garanzie statali e i prestiti ricevuti per far fronte all'emergenza virus.
L'HUB DI FIUMICINO Una cosa è certa, Lufthansa continua a guardare ad Alitalia con interesse soprattutto per poter consolidare la propria presenza nell'hub di Fiumicino, considerato non solo il miglior scale europeo ma anche quello che ha messo in atto tempestivamente tutte le misure anti covid, ottenendo il massimo riconoscimento Ue. Gli scali di Fiumicino e Ciampino sono infatti stati i primi nell'Unione Europea a ricevere l'Airport Health Accreditation rilasciato dall'Airports Council International (ACI).
La scelta dell'alleanza dipenderà anche da cosa deciderà il governo. E se il Pd è più vicino a Lufthansa, i 5Stelle fanno il tifo per Delta. Nella partita giocherà un ruolo chiave anche la scelta dei nuovo velivoli. La flotta sarà composta soltanto da Boeing e Airbus che si divideranno equamente le commesse in arrivo.
Intanto i sindacati chiedono di fare presto. «La nuova compagnia doveva partire a giugno-luglio, poi il decollo è slittato ad agosto. Ora si parla di settembre. Il fatto che il progetto non sia ancora partito ci preoccupa», spiega il segretario della Filt Cgil, Fabrizo Cuscito. «Nel piano industriale - sottolinea Salvatore Pellecchia, leader della Fit Cisl - bisognerà partire dagli errori fatti in passato per evitare di commetterli di nuovo. C'è una dotazione economica importante e va utilizzata bene e non va sprecata. E' l'ultima occasione, questa, per avere una compagnia di trasporto aereo efficace ed efficiente».