ROMA Luciano Benetton spariglia su Alitalia e per un attimo il salvataggio sembra tornato in bilico suscitando sorpresa in Ferrovie, Delta e governo. «L'obiettivo deve essere dare veramente un futuro ad Alitalia, non un rinvio o una soluzione transitoria», aveva detto ieri mattina all'Ansa il capostipite della famiglia di Ponzano Veneto, attiva sul dossier tramite Atlantia. «In linea di principio - aveva aggiunto - ho visto ciò che ha fatto Lufthansa nell'acquisizione d'altri vettori: Lufthansa ha molta esperienza, anche il piano Alitalia dovrebbe passare attraverso chi ha esperienza tecnica e di gestione».
COLLOQUI AL MINISTERO L'uscita, in parte condivisa dai vertici di Edizione (cui fa capo Atlantia) critici verso Delta per il modesto investimento proposto, ha destato perplessità perché piombata in coincidenza con la lettera inviata da Lufthansa a Fs e al Mise nella quale il vettore si propone in alternativa a Delta, ma solo come partner commerciale senza esborso.
Pertanto, prendere in considerazione la proposta tedesca comporterebbe un onere di 450 milioni: i 100 milioni promessi da Delta e i 350 milioni della penale per la rottura dell'alleanza transatlantica.
L'intervento di Benetton, cui ha fatto seguito alcune ore dopo una diplomatica retromarcia («Ma non decido io»), ha per qualche ora rallentato la ripresa del negoziato, dopo i segnali positivi del giorno prima con l'incontro fra Gianfranco Battisti, Giancarlo Guenzi e il ministro Stefano Patuanelli. Subito l'ad di Fs si sarebbe infatti recato al Mise per un confronto sulla situazione a pochi giorni dalla scadenza del 15 ottobre dopo che, due giorni fa, i due manager avevano assicurato l'invio per tempo di un impegno vincolante a costituire il consorzio, rinviando di 2-3 settimane la definizione del prezzo e del piano industriale. Comprensibile, dunque, l'agitazione che di colpo ha riavvolto la vicenda. Quanto ai tedeschi, ecco cosa propongono. «Noi offriamo una forte partnership commerciale con integrazione di Az in Lufthansa», scrivono Carsten Spohr, ceo del vettore tedesco, e il chief commercial officer Henry Harry Hahmeister. Ancora: «La partnership creerà gli elementi con i quali saranno beneficiari tutti gli stakeholders della Newco».
I PUNTI FOCALI La missiva contiene alcuni bullet point relativi alle operazioni commerciali sul tavolo: Lufthansa farebbe entrare Az nel network di Star Alliance; provvederebbe ad aprire le porte al programma Miles & More (MilleMiglia di Lufthansa); farebbe partecipare Az alla joint venture nel Nord Atlantico e in Asia; integrerebbe il sistema commerciale di Az nelle infrastrutture commerciali della compagnia di Colonia.
La lettera si conclude con delle note legali in cui i due manager della spiegano che questa proposta di partnership è già stata discussa nell'executive board del gruppo tedesco. Il closing e la possibile transazione sono però soggetti all'ok dell'Antitrust mentre la proposta non è legalmente binding né costituisce obbligo di perfezionare l'agreement. A questo punto le prossime ore sono cruciali. Battisti e Guenzi ieri sera si sarebbero sentiti, non senza imbarazzo da parte del top manager di Atlantia che sembra abbia assicurato la controparte che al più presto si potranno riprendere la trattative. Soprattutto con Delta, dalla quale sono attesi miglioramenti rispetto alla proposta originale.
Infine, nessun disagio ieri per i viaggiatori Alitalia, in considerazione di una adesione agli scioperi da parte del personale di volo inferiore al 5%.