Data: 17/06/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
|||||||||||
|
|||||||||||
Alitalia, c'è la Newco ma sui nuovi vertici è lite Pd-Cinquestelle. Oltre 100 aerei e 3 miliardi in dote resta lo scoglio dei 2 mila esuberi
Oltre 100 aerei e 3 miliardi in dote resta lo scoglio dei 2 mila esuberi
ROMA Il decreto ancora non c'è. Ma lo schema della nuova Alitalia di Stato sì. Al Tesoro, dopo l'annuncio di Conte, assicurano che si sta lavorando a ritmi serrati e che il provvedimento, da approvare di concerto con Mise e Mit, è in via di elaborazione. Per il varo bisognerà attendere la fine della settimana o, più probabilmente, la prossima. Di fatto siamo alla stretta. Spetterà comunque ad un Consiglio dei ministri ad hoc dare il via libera al decollo. Per dimostrare che tra le tante crisi aperte, almeno una, forse la meno complessa se si pensa all'ex Ilva o al caso Autostrade, viene avviata a soluzione. LA ROAD MAP La road map della ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli illustrata a Conte in queste ore punta a chiudere in fretta. Da qui il pressing sia sul Mise che sul Mef. Anche perché, almeno dal punto di vista degli obiettivi, la De Micheli ha le idee chiare. Il piano industriale della compagnia di bandiera che, proprio per dare una mano sul fronte occupazionale, integrerà alcuni asset di Air Italy, sarà molto ambizioso. Il traguardo finale è quello di creare un vettore nazionale, supportato dallo Stato, in grado di valorizzare e attrarre il maggior numero di turisti, focalizzati sul medio e lungo raggio. La newco avrà 105 aerei, potrà contare su 3 miliardi di risorse finanziarie e rileverà tutti i rami d'azienda della compagnia in amministrazione straordinaria. Sulla guida del vettore, dopo le schiarite dei giorni scorsi, la candidatura di Fabio Lazzerini, attuale capo del business, figura che internamente all'azienda gode di grande stima ma anche tra i sindacati, c'è da registrare una brusca frenata. Anche se dal Mise e dal Mit assicurano che la scelta è ormai fatta e che è solo questione di tempo. I TEDESCHI Semmai in queste ore sarebbe scesa in campo anche Lufthansa che pur alle prese con un piano lacrime e sangue si è nuovamente candidata a partner della Nuova Alitalia. Un'alleanza solo commerciale all'inizio, ma che potrebbe riservare sorprese in futuro, quando lo Stato aprirà gradualmente il capitale a soci privati. I tedeschi puntano a sostituire Delta e a stringere in fretta un nuovo patto a 360 gradi. Il nodo esuberi è complesso. Di fatto è la priorità per il governo e, ovviamente, per il nuovo ad che dovrà sbrogliare la matassa. Perché se è vero che una flotta di circa 105 aerei consentirebbe di salvaguardare l'attuale organico del personale di volo, sul fronte del personale di terra i problemi sono tanti, sopratutto se, come sembra, una parte dei dipendenti di Air Italy verrà assorbita insieme ad alcuni slot di Linate e ai diritti verso gli Stati Uniti. Lo scopo del governo è dare un segnale particolare di attenzione alla Sardegna, dove il tasso di disoccupazione resta tra i più elevati. Il sindacato calcola che con circa 300 esodi incentivati dei piloti in 5 anni, l'azienda possa davvero pensare ad aprire a nuove assunzioni. Difficile invece la situazione dell'handling (5 mila persone se si considerano anche gli uffici di staff) dove già ora gli esuberi toccherebbero quota 2 mila. Il polo della manutenzione (2.000 dipendenti), che potrebbe aprirsi a nuove partnership, andrebbe a ricomprendere anche gli ex lavoratori Meridiana. Il piano industriale a cui si sta già pensando punta a partire con una flotta superiore ai 100 velivoli, come detto 105, ma in una prima fase il numero di aeromobili coinvolti sarà legato alle esigenze di mercato che, con una domanda in forte contrazione, sarà ridotto. Vista anche la risoluzione di alcuni contratti di leasing. In sostanza, la crescita sarà calibrata sulla base della ripartenza. Sfumata invece l'idea di costruire all'interno di New Alitalia un braccio low cost per fare concorrenza alle compagnie più agguerrite. Al Mit sono convinti della necessità di puntare sul medio e sul lungo raggio, settore decisamente più remunerativo, ma dovrà anche essere costruita, in tempi rapidi, un'alleanza internazionale dopo la risoluzione della joint-venture con Delta. |
|||||||||||
www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it |
|
|||
Federazione Italiana Lavoratori Trasporti CGIL AbruzzoMolise - Via Benedetto Croce 108 - 65126 PESCARA - Cod. Fisc.: 91016710682 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
|