PESCARA «Mentre il centrodestra litiga per spartirsi le poltrone, l'Aeroporto d'Abruzzo perde sempre più passeggeri». È perentorio il commento del deputato del Pd Luciano D'Alfonso sui dati forniti da Assaeroporti - l'associazione che riunisce le società di gestione di 36 scali italiani sullo scalo pescarese: nello scorso mese di settembre si sono registrati 538 viaggiatori in meno (-0,6%) mentre nel 2024 sono state 28.792 (-4,4%) le presenze in meno rispetto all'anno scorso. Un dato in controtendenza rispetto alla media nazionale (+11,5%) e alle ottime performance che sta evidenziando il vicino aeroporto di Ancona (+18,4%). «Il cda della Saga sottolinea D'Alfonso - è scaduto il 30 giugno scorso e il centrodestra che ha la maggioranza in Regione sta litigando per le poltrone, tanto che a oggi non si sa ancora chi farà parte della nuova governance. Eppure sono passati quattro mesi e sopratutto migliaia di passeggeri in meno». Questo a causa della perdita dei voli, registrata nel corso dell'anno.

Un elemento critico è rappresentato dall'assenza di una leadership stabile nella gestione dell'aeroporto. E qui l'ex governatore affonda: «Il direttore generale dell'aeroporto, Luca Bruni, proprio in questi giorni compie il suo primo anno di lavoro in Abruzzo: fu nominato il 20 ottobre 2023. Ma c'è poco da festeggiare: i dati relativi ai transiti nel periodo novembre 2023 - settembre 2024 dicono infatti che in questi undici mesi lo scalo pescarese ha perso 35.766 utenti». D'Alfonso ha lanciato l'appello per convocare un Consiglio regionale ad hoc per discutere delle sorti dell'Aeroporto d'Abruzzo. D'Alfonso evidenzia anche i recenti tagli dei voli: dopo la cancellazione per Milano Linate ad agosto 2023, i collegamenti con il capoluogo lombardo erano garantiti da Bergamo. Tuttavia, anche questa connessione sta subendo delle riduzioni: il volo del martedì sarà sospeso a partire da novembre, e da gennaio 2024 verrà cancellato anche il volo del giovedì, limitando ulteriormente le opzioni di viaggio verso una delle principali destinazioni economiche del Paese. Ma c'è di più: «Con il mese di ottobre spiega D'Alfonso - è terminato anche l'orario estivo. Come destinazioni restano soltanto Bergamo, Bruxelles, Bucarest, Catania, Francoforte, Londra, Lussemburgo e Tirana. Sui collegamenti previsti per l'anno prossimo regna il silenzio più assoluto. Meno soldi per le collanine e braccialetti, meno diritto di safari per i comunicatori costosissimi prosegue il deputato dem - e più contratti appropriati per vettori e compagnie aeree. L'Abruzzo non può rinunciare alla connettività aerea. Il tempo vale per la vita individuale, per la vita collettiva, per il reddito della Regione e per la capacità di funzionamento delle nostre imprese». Non è la prima volta che l'ex governatore si scaglia contro la giunta regionale di centrodestra in merito alla gestione dell'aeroporto. Già l'estate scorsa, D'Alfonso aveva commentato il grave calo di passeggeri registrato dallo scalo nei primi sei mesi dell'anno parlando di «una vera e propria emergenza».

Gli esperti del settore hanno più volte fatto cenno alle difficoltà dell'Abruzzo a rendersi attrattivo ai turisti stranieri privilegiando, al contrario, un turismo interno che tuttavia risente delle difficoltà economiche di molte famiglie italiane. I numeri (e i tagli sui voli) dell'Aeroporto d'Abruzzo sono una naturale ripercussione della crisi del turismo, specie quello estero. In più c'è incertezza per il nuovo cda di Saga, per il quale il centrodestra regionale non ha ancora trovato una quadra. Numeri in controtendenza rispetto a un 2023 da record: lo scorso anno, infatti, lo scalo ha registrato un transito di 872.701 passeggeri, il 21,9% in più rispetto al 2022; con una stagione estiva che poteva contare su 17 destinazioni. Poi il decremento nei mesi di novembre e dicembre fino alla crisi di quest'anno.