PESCARA «L'incontro con il sottosegretario Umberto D'Annuntiis, delegato ai Trasporti, e con l'assessore Daniele D'Amario, a cui è affidata la responsabilità del Turismo, ha contribuito a riaffermare le criticità dell'aeroporto d'Abruzzo e la Saga, società di gestione dello scalo. Ci aspettiamo risposte concrete a breve». Questo il commento di Cgil, Cisl e Uil Abruzzo Molise e delle rispettive federazioni di categoria dopo confronto in Regione.All'ordine del giorno quattro punti salienti: la riduzione di voli operati da Ita e Ryanair; la paventata ipotesi di esternalizzazione delle attività di handling e rampa; la nomina del nuovo direttore generale della Saga; il ruolo dello scalo regionale nel nuovo Piano nazionale degli aeroporti.Sul primo punto, legato a scelte di natura commerciale (Ita) e di pressione nei confronti del Governo Meloni (Ryanair), i sindacati hanno evidenziato la necessità di sostenere le ragioni del territorio attraverso azioni che possano produrre un recupero anche parziale delle rotte ( dopo aver registrato peraltro un nuovo ed ulteriore taglio operato da Ryanair su Girona), ribadendo come anche l'individuazione di un nuovo direttore generale possa contribuire a raggiungere gli obiettivi.La Regione ha rimarcato come siano in corso confronti e analisi con le compagnie interessate che potrebbero produrre effetti positivi anche a breve, mentre per quanto riguarda la figura del nuovo Dg, il sottosegretario D'Annuntiis ha annunciato che verrà individuato entro la fine del prossimo mese di ottobre.Sui possibili effetti del nuovo Piano nazionale aeroporti c'è una diversità di vedute. Per i sindacati il tema rimane di stretta attualità e la posizione subalterna dell'aeroporto di Pescara (rispetto allo scalo aereo di Ancona) nell'ambito del sistema infrastrutturale dell'Italia centrale continua a destare forte preoccupazione, malgrado la Regione, dal canto suo, non riscontri evidenze in tal senso.Ancora distanti le parti sulle tematiche del lavoro. Sulle ipotesi di esternalizzazione di attività oggi in capo alla Saga, la Regione ha chiesto tempo per una verifica accurata delle motivazioni che hanno indotto il Cda della società, presieduta da Vittorio Catone, a paventare una simile scelta industriale.Il prossimo 22 settembre ci sarà un incontro tra la Saga e le rappresentanze sindacali aziendali con al centro il nuovo Piano industriale e le ricadute sul fattore lavoro. E subito dopo si terrà un nuovo incontro, già fissato sul calendario, con il sottosegretario D'Annuntiis e l'assessore D'Amario.