L'intervento della consigliera Alessandrini fa sul falso inizio lavori nell'aeroporto d'Abruzzo in piena campagna elettorale, si è rivelato comunque utile. Fuor di polemica, è servito a svelare la reale data del termine del prolungamento della pista, che la Saga stima non prima di dicembre 2025, sette mesi più tardi della scadenza di maggio filtrata dai lavori della commissione regionale vigilanza della scorsa settimana. A fare chiarezza sui tempi è la società pubblica che gestisce lo scalo: «Saga - si legge in una nota - comunica di aver già rappresentato per vie ufficiali che la stima è viceversa fissata per la fine dell'anno in corso, salvo imprevisti di cantiere. Questo slittamento è legato alla necessità di sospendere parzialmente il cantiere durante il periodo di alta stagione, per non intaccare negativamente sul regolare traffico aeroportuale e quindi contrastare quell'impulso di ripartenza commerciale che si è inteso, in accordo con la Regione, dare a questa infrastruttura per riportarla al centro degli spostamenti da e per l'Abruzzo».

Tempi lunghi dunque, di fronte ai quali i tre mesi di differenza, tra la cerimonia con Marsilio e l'effettivo avvio del cantiere a maggio scorso, sarebbero dunque tornati utili. A scatenare la polemica al palazzo regionale, infatti, era stata la rappresentante del Movimento 5 Stelle che aveva accusato il presidente Marsilio di aver mentito agli abruzzesi sulla data inizio lavori della pista aeroportuale, per opportunità elettorali, annunciata il 5 febbraio 2024 ma di fatto certificata al 6 maggio successivo. Polemica proseguita il giorno successivo in commissione vigilanza, anche con l'intervenuto di Saga, tirata in ballo per l'autorizzazione alla kermesse preelettorale.

A difesa della posizione del presidente Marsilio è intervenuto il consigliere di Fdi Verrecchia: «Appare evidente come ci sia un accanimento pretestuoso da parte della consigliera del M5Stelle ha detto -. Marsilio, nei fatti, un anno fa ha ufficializzato l'avvio a qualsivoglia attività che si ritenesse necessaria per rendere l'area del tutto sgombra da ogni impedimento per l'effettivo intervento sulla pista. Si è dovuto procedere, ad esempio, alla bonifica di quell'area a causa della folta vegetazione e della presenza di rifiuti abusivi e di mezzi mobili abbandonati».