E' la vittoria di una lunga guerra o, se si preferisce, l'affermazione di un diritto: comunque la si voglia leggere, i tassisti teatini vedono riconoscersi ufficialmente due spazi per lo stallo all'interno dell'aeroporto d'Abruzzo, dove potranno lavorare, in pace, legittimati da un atto della Regione. Il decreto che fissa il riparto dello stazionamento dei taxi porta la firma del presidente della Regione Marco Marsilio. Marsilio ha esercitato i poteri sostitutivi in seguito alla mancata intesa fra i Comuni di Chieti e Pescara: otto stalli sono stati assegnati ai taxi di Pescara, due a quelli di Chieti. A decidere la ripartizione è stato un algoritmo che tiene conto della popolazione riferita a ciascun Comune e che pesa per il 40% , e la porzione di territorio comunale su cui insiste sull'aeroporto e che vale il 30%. In sede di prima applicazione del decreto venivano riconosciute 6 licenze al Comune di Pescara e una ciascuna a quelli di Chieti, L'Aquila, Teramo, e San Giovanni Teatino. Ma gli ultimi tre non hanno manifestato interesse all'assegnazione e così si è giunti alla definitiva ripartizione, fermo restando che l'accesso all'aerea aeroportuale sarà sempre garantito. Esulta Carla Di Biase che quando era da assessore alle attività produttive (nel frattempo le sue deleghe sono cambiate ndr), si è battuta per i diritti degli operatori dei taxi teatini, con tanto di blitz personale in aeroporto che già a luglio dello scorso anno permise agli operatori teatini di rientrare in aeroporto. «Ringrazio il presidente Marsilio, del cui partito mi onoro di far parte - commenta Di Biase - che, dopo aver ascoltato attentamente le problematiche riguardanti la vicenda, insieme all'ufficio competente, si è messo subito al lavoro per arrivare a una conclusione che riconosce un diritto soggettivo per troppo tempo negato agli operatori di Chieti. Sarà mia premura mettermi al lavoro insieme all'ufficio Attività produttive e all'assessore Giuseppe Giampietro, affinché con il Comune di Pescara si decidano le modalità e le turnazioni per l'avvicendamento degli operatori». «Sin dal momento del nostro insediamento abbiamo affrontato con determinazione la questione per trovare una soluzione definitiva che non danneggiasse alcuna parte interessata. Presso gli uffici si sono svolte varie riunioni per la condivisione dei contenuti dell'atto presidenziale e l'audizione degli enti interessati ha sottolineato il sottosegretario Con delega ai trasporti, Umberto D'Annuntiis. Finalmente non ci saranno più situazioni che non fanno bene allo sviluppo turistico nella nostra regione e, soprattutto, sarà più efficace il servizio a favore degli utenti».