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Data: 25/09/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
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Aeroporto, 2 milioni dalla Regione Ma in Italia siamo agli ultimi posti Ecco l'elenco degli incentivi per le compagnie low cost nei 34 scali nazionali: in totale 550 milioni Milano, Bergamo e Bologna investono più di tutti.

E noi, per il 2023, restiamo fermi a 881mila euro. E il 29 c'è lo sciopero. Lo scalo abruzzese può evitare i disagi. Sarà un venerdì nero con voli cancellati nel resto d'Italia. D anoi si prevedono solo ritardi di riflesso da altre località


25 settembre 2023 IL CENTRO abPESCARA Perché le compagnie aeree lasciano l'Abruzzo? La risposta si può cercare anche tra le righe dei bilanci della Saga e della Regione Abruzzo, azionista di maggioranza quasi assoluta della società che gestisce l'aeroporto. Per convincere una compagnia aerea low cost a espandere le proprie operazioni nel territorio le Regioni pagano incentivi che nel 2022 sono stati in totale 334.224.420 euro per i 34 aeroporti d'Italia. Ma l'anno passato gli scali italiani hanno speso ulteriori 220 milioni per trattenere le aviolinee, portando il pacchetto di benefit a oltre 550 milioni di euro. Così riferisce l'Autorità di regolazione dei trasporti. Una cifra record che va per la maggior parte a Ryanair (63%), quindi a Wizz e EasyJet (circa 15% a testa). Anche l'Abruzzo è presente nell'elenco ma occupa una posizione bassa con appena due milioni di euro: un sesto di quanto, per esempio, la Regione ha investito sul Napoli calcio. Le agevolazioni alle compagnie aeree low non sono illegali perché non rientrano negli aiuti di Stato e si basano prevalentemente su meccanismi di incentivi pubblicitari che contribuiscono a generare ricchezza nella zona. Più compagnie volano in uno scalo, più passeggeri portano, più l'economia ne trae beneficio dal momento che i turisti spendono soldi per i taxi, gli hotel, i ristoranti, i negozi, il noleggio auto e i parcheggi.È come se dieci squadre campioni d'Italia si allenassero da noi. Gli incentivi contano per attirare compagnie aeree, al di là delle scelte di mercato di Ita o di ripicche politiche di Ryanair verso il governo che hanno determinato in Abruzzo tagli e riduzioni di voli per Milano Linate, Torino, Bergamo, Barcellona e Londra, i cui effetti non tarderanno a farsi sentire.Gli incentivi sono erogati ovunque. Per esempio gli scali di Milano (Malpensa e Linate) hanno stanziato oltre 60 milioni di euro nel 2022 per incrementare ulteriormente il traffico e aumentare il portafoglio di rotte intercontinentali senza scalo. Sea, la società che gestisce i due scali, ha chiuso l'anno con un utile significativo di 182,5 milioni di euro. Più a Est, quindi a Bergamo, l'anno passato sono stati erogati 54 milioni di incentivi, che hanno permesso alla città lombarda di salire più in alto nella classifica degli aeroporti grazie alla presenza dominante di Ryanair e di altri vettori low cost. A Bologna gli incentivi ammontano a 26,5 milioni, mentre lo scalo di Napoli ha stanziato l'anno passato più di 20 milioni, come del resto hanno fatto Palermo e Torino. A Roma (considerando Fiumicino e Ciampino) si parla di una cifra di poco inferiore ai 17 milioni mentre per Bari la cifra è di 15 milioni. Per scendere ai 13,4 milioni di Firenze e Pisa (che hanno lo stesso gestore) e ai 3,7 milioni di Trapani, stanziati a una legge regionale. Seguono Cagliari, Catania, Brindisi, Trieste, Genova, Perugia, Ancona, Verona-Venezia. Mentre l'Abruzzo guarda dal basso verso l'alto, e magari si consola perché è meglio posizionato di Cuneo, Forlì, Rimini e Treviso.La classifica non cambia rapportando le cifre ai passeggeri transitati. A Perugia, per esempio, per ogni viaggiatore i vettori hanno ricevuto in media 10 euro; poco meno di 9 euro a chi opera a Forlì e poco più di 7 euro e mezzo a Rimini e Trieste. Gli aeroporti calabresi -- riuniti nella stessa società di gestione -- hanno erogato 7 euro a passeggero, mentre Genova ha stanziato quasi 6 euro. E l'Aeroporto d'Abruzzo poco più di 4 euro. Anche in questo caso siamo in coda.Gli incentivi vengono stazioni dalla Regione che, dopo il 2 milioni erogati nel 2022, per quest'anno mantiene ancora più stretti i lacci del suo borsello. I trasferimenti finanziari realmente liquidati alla controllata Saga nel corso del primo semestre del 2023 sono di soli 881.339 euro per il contributo alle funzioni pubbliche svolte dall'aeroporto d'Abruzzo e per la valorizzazione ed internazionalizzazione dello scalo. Neanche un euro, almeno finora, è stato destinato a Ryanair per il semestre in corso. Facciamo un passo indietro di pochi mesi. In una delle ultime assemblee dei soci è stato disegnato un quadro della situazione che conferma quanto finora scritto.Per l'anno passato - si legge in un documento riservato - il contributo alle funzioni pubbliche e alla valorizzazione e internazionalizzazione dell'aeroporto è stato di 1.500.000 euro che la Regione Abruzzo, nel corso dell'esercizio 2022, ha ulteriormente incrementato con la somma di 500.000 motivati per i maggiori costi sostenuti per l'aumento dell'energia elettrica. Il trasferimento complessivo da Regione a Saga spa, quindi, risulta essere stato di 2.000.000 di euro. Il che conferma la cifra riporta dall'Autorità di regolazione dei trasporti. Non c'è niente da aggiungere.
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