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Data: 12/03/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Abruzzo, ora è allarme. 91 in terapia intensiva. In un solo giorno 37 vittime e 608 nuovi contagi. Albani: «Ci eravamo illusi» Oggi la Cabina di regia nazionale decide sulla conferma della fascia arancione

Proprio mentre si iniziavano a intravedere dei primi, debolissimi segnali di miglioramento, l'Abruzzo registra un nuovo balzo dei contagi: nelle ultime ore sono 608, uno dei dati più alti della terza ondata. Come se non bastasse, ci sono altri due record pesantissimi: quello dei decessi, che sono 37, e quello dei ricoveri in terapia intensiva, che salgono a quota 91. «Avevamo avuto la piccola illusione che ci fosse una decrescita, ma gli ultimi dati ci dimostrano che non è così», commenta il referente regionale per le emergenze, Alberto Albani.

RECORD MORTII l bilancio delle vittime sale a 1.872. I 37 decessi recenti, 12 dei quali relativi ai giorni scorsi e comunicati solo ieri dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 53 e 98 anni: 13 nel Chietino, 8 nel Teramano, 12 nel Pescarese e 4 nell'Aquilano. Le vittime più recenti sono un 55 enne, una 78enne, una 91enne e una 94enne di Pescara, una 68enne, un 77enne, un 87enne e una 98enne di Chieti, un 80enne e una 89enne di Giulianova, un 63enne di Montesilvano, un 66enne di Corfinio, una 66enne di Roccacasale, un 70enne di Manoppello, un 76enne di Rocca di Botte, una 77enne di Bucchianico, un 77enne di Lanciano, un 80enne di Carsoli, un 81enne di Gissi, tre 84enni, uno di Cepagatti, uno di Mosciano Sant'Angelo e uno di Tortoreto, un 87enne di Martinsicuro, una 88enne di Teramo e un 97enne di Francavilla. L'Abruzzo, tra l'altro, è al secondo posto in Italia, dopo il Molise, per incidenza settimanale dei decessi.

BALZO CONTAGI Spaventa il nuovo balzo dei contagi, che conferma quanto sia delicata la situazione. I 608 nuovi casi sono emersi dall'analisi di 6.112 tamponi: è risultato positivo il 9,95% dei campioni. I nuovi positivi con meno di 19 anni sono 116. Le località con più nuovi casi sono Pescara (91), Montesilvano (46), Chieti (19), Alba Adriatica (17), L'Aquila (17), Pratola Peligna (17), Collecorvino (16), San Giovanni Teatino (16), Città Sant'Angelo (15), Spoltore (14), Giulianova (13), Teramo (13), Penne (12), Atessa (10), Montazzoli (10), Roseto degli Abruzzi (10), Vasto (10).

LA SITUAZIONE PEGGIORA«Sembra che il contagio si estenda sul Teramano e sull'Aquilano», afferma Albani, a capo della task force sul coronavirus, «aspettiamo con ansia che cominci la decrescita sull'area Pescara Chieti, ma ciò non avviene. Se la zona rossa prima, con il ceppo originario, funzionava, ora, di fronte alla variante inglese, può fare poco e i dati lo dimostrano». Nel Pescarese, ad esempio, la situazione resta pesantissima, nonostante la zona rossa vada avanti ormai da quasi un mese.

ALLARME RICOVERI Altro dato allarmante è quello sui ricoveri. Le terapie intensive arrivano al valore massimo mai registrato: 91 i pazienti in rianimazione, cioè quattro in più rispetto a mercoledì, al netto di decessi, dimissioni e nove nuovi accessi. Altre 661 persone (-8) sono ricoverate in terapia non intensiva. Al momento il tasso di occupazione dei posti letto è del 43% per le terapie intensive, a fronte di una soglia di allarme del 30%, e del 44% per l'area medica, rispetto ad un valore limite del 40%. L'unica nota positiva della giornata è quella relativa ai guariti: nelle ultime ore sono 906 in più, uno dei dati più alti di sempre.

ZONA ROSSA Se sembra ormai certo che la zona rossa per l'area metropolitana e per Pescara non verrà revocata a breve, nelle prossime ore altri comuni potrebbero essere interessati dalle maggiori restrizioni. «In alcuni centri c'è un trend in ascesa e forse altre località potrebbero presto finire in zona rossa», sottolinea Albani. Nel pomeriggio ci sarà il nuovo monitoraggio settimanale della Cabina di regia nazionale: le stime relative all'indice Rt abruzzese parlano di un dato inferiore all'uno e quindi l'Abruzzo potrebbe rimanere in zona arancione, ad eccezione delle zone rosse localizzate, ma gli altri parametri sono tutti oltre le soglie di allarme. La conferma, dunque, si avrà solo nel pomeriggio.

12 marzo 2020 il centro


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