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Data: 07/03/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

A24 e A25, sindaci riuniti «È ora di ridurre i pedaggi». I primi cittadini sollecitano anche interventi per una maggiore sicurezza «Agevolare i pendolari: il transito giornaliero deve essere gratuito»

Sollecitato un nuovo incontro a Roma per fare il punto con il governo dopo mesi di attesa le questioni aperte. Pedaggi A/24 e A/25 - Nuova protesta il 23 marzo? (il servizio trasmesso da RETE8)


L'AQUILA I sindaci di Lazio e Abruzzo, come promesso nelle scorse settimane, sono tornati ad alzare la voce sulla questione caro pedaggi e sicurezza delle autostrade A24 e A25, un tema ormai da anni al centro dell'attenzione ma anche delle polemiche. Al termine della riunione operativa che si è tenuta a Carsoli, durata poco più di un'ora, i primi cittadini hanno deciso di bussare nuovamente alla porta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per sollecitare «l'incontro promesso» alla fine del 2022. «Preso atto del mancato rispetto dell'impegno di riconvocare i sindaci entro la metà di gennaio e del "nulla di fatto" al sollecito inviato al Mit in data 15 febbraio, provvederemo a rinnovare la richiesta di incontro. In caso di ulteriore silenzio, torneremo a far sentire la nostra voce a Roma, davanti alla sede del Mit, il prossimo 23 marzo e ad assumere ogni ulteriore iniziativa finalizzata alla risoluzione della vicenda».
INTERLOCUZIONI - Da quanto appreso il ministro, nonostante "l'apparente silenzio" sul tema, negli ultimi mesi ha avuto diverse interlocuzioni con i primi cittadini di Lazio e Abruzzo in quota Lega, o comunque vicini al partito. Un dialogo reso possibile grazie al collegamento creato tra amministratori locali e Mit dai parlamentari del Carroccio. Verso la stessa meta, ma su un binario differente, anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che il 22 febbraio scorso ha incontrato a Roma, presso la sede dell'Avvocatura dello Stato, il commissario per la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, l'avvocato Marco Corsini. Nel corso del vertice il governatore ha ricevuto rassicurazioni sull'avanzamento dei lavori di messa in sicurezza sismica delle due tratte autostradali e sull'affidamento, nei tempi stabiliti, degli appalti per i viadotti valutati come prioritari. Lo stesso ministro e vicepremier aveva assicurato «massima attenzione alla vicenda», sottolineando di aver «già chiesto agli uffici un aggiornamento sulla situazione».
Gli amministratori delle regioni attraversate dalle due arterie autostradali, in lotta dal 2018, sono tornati dunque a sollecitare il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, denunciando ancora una volta un «silenzio assordante» da parte del governo centrale e sottolineando che «in questo momento non possiamo escludere ulteriori iniziative». Dopo proteste, sit-in e accuse al vetriolo, i sindaci sono riusciti a incontrare il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il 6 dicembre scorso. Dal vertice di fine anno, in cui si è registrata una prima apertura da parte del Mit, gli amministratori sono usciti con la promessa di un nuovo incontro a metà gennaio 2023. «Un impegno che ad oggi - come denunciato appunto dagli amministratori laziali e abruzzesi - non è stato rispettato». Archiviate le ultime elezioni per il rinnovo dei Consigli regionali che hanno interessato anche il Lazio e che hanno di fatto "sospeso" la battaglia, evitando così «possibili strumentalizzazioni», Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, da anni in prima linea su questo tema è tornata a suonare la carica: «Non molliamo. È stata una importante riunione operativa - ha dichiarato al Messaggero il primo cittadino - C'è stata come sempre una grande partecipazione da parte dei primi cittadini, sia in presenza sia da remoto. È chiaro che non intendiamo fermarci, restiamo in attesa di risposte e di essere convocati dal ministro ma siamo pronti a tornare a manifestare. Non bisogna dimenticare che il Comitato conta oltre cento sindaci che rappresentano altrettante comunità e altrettanti territori».
IMPEGNO - Nel corso del vertice è stato ricordato anche l'impegno in questa battaglia del senatore Bruno Astorre, morto lo scorso 3 marzo in un ufficio del Senato a palazzo Cenci a Roma. A quasi due mesi dalla data stabilita seppur informalmente dal ministro per un nuovo incontro, gli amministratori hanno dunque ribadito tutte le richieste già messe nero su bianco negli anni passati: provvedimenti «atti a ridurre i costi dei pedaggi autostradali con totale esenzione a favore dei pendolari» e infine «aprire un confronto sull'intera questione della mobilità generale nelle due regioni». Una svolta, secondo i sindaci, è arrivata con il passaggio della gestione delle due arterie nelle mani dell'Anas, dopo un lungo braccio di ferro tra la vecchia concessionaria Strada dei Parchi e il governo. Per gli amministratori, come ribadito anche in passato, «ora ci sono tutti i presupposti per accogliere le nostre istanze; se c'è la volontà si può intervenire poiché non esiste più il contratto vincolante con il privato». 

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