Data: 02/11/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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A24, altri sei mesi di indagini sui viadotti La Procura chiede una proroga per ultimare le verifiche sulla sicurezza di pilastri e impalcati del versante teramano
TERAMO È una richiesta di altri sei mesi di indagini a scandire i tempi dell' inchiesta sulla sicurezza di pilastri e viadotti sul versante teramano dell'A24. La proroga chiesta dalla Procura teramana (sul caso indagano i pm Laura Colica e Silvia Scamurra coordinati dal procuratore Antonio Guerriero) si inserisce in un contesto di consulenze e accertamenti tecnici in parte ancora in corso. L'inchiesta (ci sono fascicoli aperti anche dalle Procure dell'Aquila e di Pescara per i tratti di competenza) è quella scattata in seguito agli esposti presentati dopo il crollo del ponte Morandi. In particolare, in questo caso, si tratta di quelli presentati dall'amministrazione separata di Casale San Nicola, di Nuovo Servizio Civico onlus e della stazione ornitologica onlus. La Procura nei mesi scorsi ha già fatto acquisire svariata documentazione, in particolare quella relativa alla progettazione e alla manutenzione dei sette viadotti dell'A24 sul versante teramano, a partire da quello di Casale san Nicola. Sotto esame sono finiti non solo i pilastri ma anche gli impalcati, ovvero le strutture orizzontali che sorreggono il piano viabile. I quesiti posti dalla Procura ai suoi due consulenti (gli ingegneri Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino e Danilo Ranalli dell'università dell'Aquila) riguardano manutenzione e staticità di piloni e viadotti. Con un obiettivo prioritario: conoscere il livello di sicurezza attuale delle opere. L'ispezione dei luoghi disposta dall'autorità giudiziaria (che in questo caso negli atti ha fatto riferimento all'articolo 246 del codice di procedura penale), si è mossa attraverso esami prettamente tecnici che riguardano soprattutto prove di carotaggio. Si tratta di accertamenti a cui, tramite la nomina di propri consulenti, hanno preso parte anche i sei indagati, figure apicali della Strada dei Parchi, la società concessionaria dell'A24 e dell'A25. Ai sei la Procura teramana contesta due ipotesi di reato: inadempimento di contratti di pubblica fornitura e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Si tratta di Lelio Scopa, presidente del consiglio di amministrazione di Strada dei Parchi; Mauro Fabris, vice presidente; Cesare Ramadori, amministratore delegato; Igino Lai; direttore generale esercizio; Mauro Rocchi direttore operativo e Gabriele Nati direttore tecnico. |
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