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Data: 15/04/2020
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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A24-A25: Ritardi e inerzia nell'attuare pef. Consiglio Stato vs Mit, ecco commissario. Giudici amministrativi accolgono ricorso Sdp e condannano Ministero: non rispettato obbligo approvazione piano economico finanziario per messa in sicurezza.

Strada parchi, «finalmente interlocutore esecutivo». GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RAI TGR ABRUZZO


ROMA - "Ritardi e inerzia nell’attuare il piano economico finanziario (Pef) da parte del Ministero per le Infrastrutture e Trasporti". 

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso contro il Ministero per le Infrastrutture e Trasporti presentato da Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25 finalizzato alla "richiesta di ottemperanza" di quanto stabilito dagli stessi giudici amministrativi nella sentenza del 17 luglio scorso con la quale si obbligava il Mit ad approvare entro il 31 ottobre successivo il nuovo piano economico finanziario, da anni sul tappeto, sulla messa in sicurezza antisismica. 

I giudici amministrativi ai quali Sdp si era rivolta nel dicembre scorso in seguito al mancato rispetto della sentenza, hanno nominato un commissario ad acta nella persona del capo Dipartimento per il Coordinamento amministrativo (Dica) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Barillà, che ha – si legge nella sentenza - facoltà di sub delega. 

Tra le parti da tempo ci sono frizioni e polemiche che hanno portato a diversi contenziosi: lo scorso anno con il ministro Danilo Toninelli del M5S, poi soostituito dopo la crisi di governo da Paola De Micheli, del Pd, c’è stata una lunga querelle sulla sicurezza di ponti e viadotti, secondo il pentastellato, non sicuri, per Sdp percorribili anche se bisognosi di interventi per la sicurezza sismica. 

L’alto dirigente è chiamato a dare attuazione al Pef, non rinnovato dal 2014, che prevede la messa in sicurezza strutturale antisismica delle due autostrade con un intervento sull’attuale tracciato. Si tratta di un mega progetto previsto nelle legge di stabilità 2012 nella quale le due arterie in seguito al terremoto dell’Aquila del 2009, vengono considerate strategiche in caso di calamità naturali.

L’ultima versione del Pef prevede un maxi investimento di circa 3,1 miliardi di euro, di cui 2 coperti dallo Stato e la restante parte da Sdp, l’allungamento della concessione e la calmierazione delle tariffe, il cui aumento, di circa il 20 per cento scattato negli ultimi anni, dopo le polemiche nei territori, è congelato. 

Il Pef, ai tempi di Toninelli, è stato oggetto di presa d’atto da parte del Cipe il primo agosto e poi inviato in Europa per il passaggio definitivo.

Nei mesi scorsi, con la testa del Mit passata alla De Micheli, è emerso che la commissione europea non lo ha esaminando rimandandolo indietro a causa del mancato invio da parte del Mit, dei chiarimenti richiesti in sede comunitaria. Il Pef era stato approvato il 31 luglio scorso anche dall’Autorità di regolazione dei Trasporti (Art). 

La concessionaria Sdp in una nota ha informato di "accogliere con estremo favore la sentenza del Consiglio di Stato con cui si prende atto dei ritardi e dell’inerzia che ha caratterizzato in questi anni l’attività del Ministero delle Infrastrutture circa il procedimento di approvazione del nuovo Piano Economico-Finanziario previsto dalla legge 228 del 2012". 

Nel rendere noto della nomina di un commissario ad acta, ha sottolineato che "la sentenza consentirà alla società concessionaria delle autostrade A24 e A25 di avere un interlocutore esecutivo con cui poter finalmente definire un Pef per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade, secondo le ultime normative in materia di infrastrutture".
 


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