Data: 16/04/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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A24-A25, ora è scontro tra Salvini e i sindaci Bordata dal ministero: «Amareggia l'atteggiamento degli amministratori di Abruzzo e Lazio»
CARSOLI Botta e risposta a distanza tra il ministero dei Trasporti e i sindaci di Abruzzo e Lazio sul caso autostrade. Dopo il mancato incontro (due date promesse, due appuntamenti saltati) i Comuni sono tornati ad alzare la voce, manifestando tutto il loro malcontento nei confronti del ministro Matteo Salvini. È dell'altro giorno una presa di posizione da Roma: «Il Mit di Salvini segue con grande attenzione tutte le richieste che arrivano dai territori, e certamente il caso della A24-A25 è tra le priorità». Quanto riferito da fonti del dicastero. Che aggiungono: «L'intenzione, a breve, è di convocare un altro tavolo con la determinazione di discutere soluzioni concrete. In Italia ci sono 8mila sindaci: l'ambizione del ministro è che a Porta Pia si sentano tutti a casa, ma amareggia e sorprende l'atteggiamento di alcuni amministratori di Abruzzo e Lazio che in pochi mesi hanno polemizzato, manifestato e intimato più di quanto abbiano fatto negli anni precedenti, guarda caso quando il dicastero aveva un diverso colore politico». Quindi la replica del comitato che si batte per la sicurezza e contro il rincaro dei pedaggi: «I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo rispediscono al mittente le offese e le accuse di strumentalizzazione politica. I sindaci non polemizzano. I sindaci, da oltre cinque anni, portano avanti una battaglia di civiltà per tutelare i territori che rappresentano, una battaglia che non ha mai avuto un colore politico. In questi anni ben cinque ministri e altrettanti governi si sono succeduti e i sindaci hanno usato per tutti lo stesso metro. La battaglia prosegue e con essa le manifestazioni e le proteste perché gli impegni assunti vanno rispettati e 118 sindaci non possono essere presi in giro. Grazie all'impegno dei sindaci, i pedaggi autostradali sono blocca al 2017. Ma non è sufficiente: si pretende sicurezza, un equo pedaggio e una convocazione ufficiale per il tavolo istituzionale».
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