SILVI I rumori provenienti dalla vicina area di servizio Cerrano est hanno reso la vita impossibile a una famiglia, soprattutto di notte, ma adesso una coppia di coniugi 65enni di contrada Piomba alta, a Silvi, sarà risarcita per il danno morale causato dalle immissioni acustiche notturne. Ad essere stata condannata, con una sentenza parziale, lo scorso 15 febbraio dal giudice civile del Tribunale di Teramo, Erika Capanna Piscé, è la società Autostrade che dovrà dare alla coppia 30mila euro.
«INTOLLERABILITÀ» «Il risarcimento, quantificato in 15mila euro ciascuno, è stato riconosciuto in virtù dell'accertata intollerabilità delle propagazioni sonore provenienti dal parcheggio annesso all'area di servizio spiegano i legali dei coniugi, gli avvocati Fabio Giardini e Leo Ruggieri -, il cui ampliamento del 2003 lo aveva portato pressoché a ridosso dell'abitato, senza che fossero realizzate contemporaneamente adeguate opere di contenimento». Marito e moglie avevano ripetutamente denunciato il loro crescente disagio provocato dal rumore costante e molesto prodotto dai mezzi pesanti in transito e in sosta nel grande piazzale, «che impedisce il riposo notturno degli abitanti del quartiere», chiedendo ad Autostrade di intervenire e di mettere in atto misure idonee per contenere l'inquinamento acustico. Ma da parte della società non è mai arrivata nessuna risposta, né alcun provvedimento anche dopo che, nel 2011, l'Arta stessa ha accertato il superamento della soglia prevista dalla normativa. «Un'area - come viene evidenziato dai due legali - inserita fin dal 2007 dalla stessa società autostradale nel piano di risanamento acustico».
AZIONE CIVILE È così, quindi, che nel 2013 la coppia ha iniziato l'azione civile per chiedere il riconoscimento del danno e il risarcimento. Recentemente il Tribunale oltre alla condanna del risarcimento ha disposto la prosecuzione della causa per consentire l'espletamento della consulenza tecnica d'ufficio, finalizzata, quest'ultima, all'individuazione degli interventi necessari alla bonifica acustica della zona, il cui onere, anche economico, sarà a carico della società Autostrade. «La condanna ha suscitato viva soddisfazione tra gli abitanti del quartiere Piomba Alta (dove sono residenti marito e moglie, ndr) e non si esclude che presto anche altri possano intraprendere simili iniziative per sperare di ottenere pure loro il risarcimento danni e per sollecitare un intervento urgente per eliminare l'inquinamento acustico», come fanno sapere dallo stesso Comune di Silvi. Nel frattempo è in corso anche un altro procedimento civile di una coppia di 75enni della stessa zona, sempre assistiti dagli avvocati Giardini e Ruggieri. Per loro, però, tempo addietro il giudice si era espresso diversamente, ritenendo che la competenza dovesse essere del Tar, ma la Corte d'Appello ha poi rinviato al giudice di primo grado e adesso si attende quanto prima la decisione.