Data: 30/07/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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A14, l'incubo è finito: domani la riapertura Il ministero dà il via libera ma la procura di Pescara apre comunque l'inchiesta E la De Micheli annuncia la terza corsia. Scontro politico D'Alessandro-Marsilio
PESCARA L'incubo sta per finire: il tratto abruzzese dell'autostrada A14, da mesi interessato da disagi e traffico infernale, domani tornerà interamente percorribile a due corsie. Confermata, infatti, la riapertura, già annunciata da giorni da Autostrade per l'Italia: restava da sciogliere il nodo relativo ai lavori all'interno di una galleria, ma nella serata di ieri è arrivato l'ok del ministero. La Procura di Pescara, però, dopo l'esposto del governatore Marco Marsilio sui disagi, ha comunque aperto un fascicolo. E mentre automobilisti e autotrasportatori si preparano a tirare un sospiro di sollievo, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, apre alla realizzazione della terza corsia.
IL VIA LIBERA. La riapertura dell'autostrada a due corsie era legata non solo alla riconfigurazione dei cantieri sui viadotti, dove i lavori sono in dirittura d'arrivo, ma anche alle attività in corso in quattro gallerie su disposizione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A creare maggiori problemi, in particolare, era la Solagne, nel tratto tra Atri-Pineto e Pescara Nord. Lo scambio di carreggiata attualmente previsto in quella galleria, infatti, non avrebbe consentito di riaprire il tratto a due corsie, nonostante la sistemazione dei viadotti. La questione riguarda i difetti di spessore di alcune porzioni della calotta, rilevati in seguito a ispezioni approfondite. Ieri sera, nel corso di un incontro tra il dirigente del ministero Placido Migliorino e il direttore di tronco di Pescara di Aspi, Marco Perna, però, è stata trovata la soluzione: la galleria potrà riaprire.
LAVORI E CHIUSURE. Proseguono dunque i lavori. Nella notte è stato chiuso il tratto tra Ortona e Val di Sangro (le code sono arrivate a 2 km), che chiuderà nuovamente dalle 22 di oggi alle 5 di domani. Stop al traffico, la scorsa notte, anche nella tratta tra Atri Pineto e Pescara Nord, per consentire il completamento del posizionamento delle barriere spartitraffico in corrispondenza dei viadotti Cerrano e Santa Maria. Sale così a sei il numero dei viadotti pronti per essere riaperti dopo la riconfigurazione dei cantieri: il Cerrano, il Santa Maria e il Marinelli, tra Atri Pineto e Pescara Nord, il Colonnella, tra Val Vibrata e San Benedetto, il Vomano, tra Roseto e Giulianova, e il Vallelunga, tra Pescara Sud e Pescara Ovest. Restano da predisporre il Fonte dei Preti, tra Val di Sangro e Lanciano, e il Fosso Calvano, tra Atri Pineto e Roseto. I lavori andranno avanti per tutta la notte e domattina ci sarà la riapertura a due corsie.
FASCICOLO IN PROCURA. Intanto la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo per atti relativi proprio per i disagi provocati dai cantieri lungo il tratto abruzzese della A14. Al momento non figurano indagati. Titolare del fascicolo è il pm Luca Sciarretta. L'inchiesta è un atto dovuto che si basa sull'esposto presentato dal governatore Marsilio, non solo alla procura del capoluogo adriatico, ma anche a quella di Teramo. Un esposto in cui il presidente di Regione si sofferma sulle «condizioni di traffico insostenibili» e, considerando il peggioramento della situazione con l'arrivo dell'estate, sulle «immaginabili e già evidenti ripercussioni anche in termini di turismo ed economia». Attacca sia Aspi sia il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il governatore, che chiede ai magistrati di essere informato sull'esito dell'esposto per «valutare ogni azione volta al risarcimento dei danni subiti».
«OK ALLA TERZA CORSIA». Tra le novità della giornata vi è l'apertura della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, alla realizzazione della terza corsia della A14 tra Abruzzo e Marche, questione di cui si discute da anni. «Quanto all'ampliamento a tre corsie della tratta autostradale ricadente nelle regioni Marche e Abruzzo», dice, «dall'analisi che in queste ore le strutture del Mit stanno effettuando, sul Piano economico finanziario presentato da Autostrade per l'Italia, si sta approfondendo tale aspetto per addivenire quanto prima alla realizzazione della terza corsia sulla A14». Le dichiarazioni della ministra durante il question time alla Camera arrivano in risposta all'interrogazione presentata dal deputato abruzzese Camillo D'Alessandro (Italia Viva). «La risposta di De Micheli rappresenta una notizia molto importante per l'Abruzzo, le Marche e per gli italiani che attraversano la dorsale adriatica: la terza corsia è l'unica risposta possibile ad un ritardo storico», commenta il parlamentare. Secondo D'Alessandro «si apre finalmente una breccia nell'ambito del rapporto tra Governo e concessionario sulla partita che riguarda la terza corsia. Questo», sottolinea, «ci rincuora perché era la terza volta che Italia Viva presentava un'interrogazione sulla medesima questione».
MA È POLEMICA. Proprio l'annuncio della ministra sulla terza corsia innesca la polemica politica: è scontro tra D'Alessandro e il governatore Marsilio. «Anche se debolmente e con mille riserve, il ministro apre alla possibilità di realizzare la terza corsia sull'autostrada A14», afferma il presidente di Regione, che aggiunge: «Prende corpo, ai più alti livelli nel dibattito politico nazionale, una proposta che ho lanciato per primo e in perfetta solitudine un anno fa. Spero che l'approfondimento in corso da parte del Mit termini presto e consegni un risultato positivo: l'Abruzzo non può più aspettare».Al deputato di Italia Viva, però, non va giù che il governatore rivendichi la paternità dell'iniziativa: «Marsilio», risponde D'Alessandro, «è stato per anni in Parlamento e non sapeva neanche che esisteva l'Abruzzo. Perché nella sua attività parlamentare non si è mai occupato dell'A14? Perché le opere non si sono fatte quando la Meloni era ministro? Abbiamo un presidente in vacanza in Abruzzo e crede che la sua funzione si esaurisce a produrre comunicati stampa. Con la mia iniziativa parlamentare e, soprattutto, con il lavoro che quotidianamente facciamo a Roma cerchiamo di garantire risorse all'Abruzzo anche nella grande assenza dell'azione della Regione e del suo presidente. Stia sereno Marsilio, il lavoro che non fa lui lo facciamo noi, continuerò a seguire questa vicenda e le altre che riguardano la mia regione».
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